La fuga da Torino a Roma, "città aperta", per sfuggire alle persecuzioni razziali: un ebreo, ottenuti documenti d'identita falsi, porta in salvo famigliari e amici riuscendo a eludere, con un buona dose di fortuna, i posti di blocco delle Ss.
Poco prima dell'emanazione delle leggi razziali, due giovani - lui ebreo, lei cattolica - decidono di sposarsi. Il clima di intolleranza creatosi in Italia - l'Autore, assistente universitario, viene allontanato dal lavoro - li spingerà a cercare rifugio in Svizzera, dove lei manterrà lui, e dove vedrà la luce il loro primo figlio.
Indagine sopra l'archivio della memoria di un operaio IPCA di Cirié
Paolo Randi
La testimonianza di un operaio, per due anni dipendente dell'IPCA, industria chimica dell'interland torinese: faticosi orari di lavoro, nessuna misura di sicurezza contro le esalazioni e nessuna tutela a favore dei dipendenti. Nominato nella commissione interna, cerca di far valere le richieste degli operai, senza che queste siano accolte. Dopo la perdita di alcuni amici, forse deceduti a causa della tossicità dell'ambiente, apre un'attività commerciale. Nei primi anni Settanta la fabbrica sarà indagata per l'inquinamento delle acque dello Stura.