Un militare triestino racconta la propria esperienza della ritirata di Caporetto, vissuta in prima persona tra Friuli e parte del Veneto. Le annotazioni sugli spostamenti e qualche notizia sulla guerra sono affiancate da descrizioni che forniscono l'immagine dell'entità della tragedia: paesini abbandonati o distrutti, civili disperati, profughi, soldati sbandati.