Un viaggio nelle carceri italiane attraverso le lettere inviate a Suor Gervasia: ergastolani, detenuti politici, transessuali e tossicodipendenti che, si proclamano innocenti e le chiedono soldi e raccomandazioni, ma anche conforto e comprensione.
Un geologo in pensione porta nel cuore il ricordo dell'infanzia passata a Tripoli: attraverso il suo destino di profugo nell'Italia in guerra e di addetto alle ricerche minerarie per l'Agip, ripercorre gli anni segnati dalle difficoltà lavorative, da meriti spesso non riconosciuti e dalla formazione della famiglia.
Nato nel 1944, l'autore trascorre gli anni della sua formazione nell'ambiente romano della borghesia agiata dove la sua giovinezza è condizionata da una malintesa educazione religiosa e da una ferma disciplina familiare. Resosi indipendente, conduce una vita goliardica e spensierata fino al matrimonio. Nel 1996 si separa dalla moglie per una nuova improvvisa passione.
Un gustoso collage del visssuto dell'infanzia e dell'adolescenza di un ragazzino appartenente ad un'agiata famiglia romana che, senza grande convinzione, aderisce alla società fascista del tempo fino agli eventi bellici i quali, pur affrontati senza troppe diffficoltà, segnano l'esistenza del nucleo familiare. Sullo sfondo la vita e le vicissitudini della città e del quartiere dove l'autore vive.