A vent'anni di distanza, un pensionato ricorda la sua partecipazione alle lotte sindacali e la sua amicizia con Guido Rossa, operaio comunista, ucciso dalle Brigate rosse per aver denunciato l'attività sovversiva di un suo compagno di lavoro.
Nato in una famiglia numerosa e costretto a lavorare fin da piccolo presso un barbiere, un pensionato, poi operaio presso le acciaierie di Modena, ricorda i turni stressanti, i frequenti incidenti nel lavoro e le prime rivendicazioni sindacali.
Alla soglia dei novant'anni un ingegnere navale si mette a scrivere la storia della sua vita partendo dalla nascita e fanciullezza in Bulgaria per poi raccontare un'esistenza di lavoro. Apprendista a quattordici anni in Italia, rientra nella sua patria natale per studiare e lavorare, ma si laureerà a Genova a trentatre anni. La nostalgia di un passato lontano e il grande attaccamento al lavoro lo inducono a scrivere un'autobiografia tecnica, con minuziose descrizioni di macchinari tessili e industriali. Il racconto si interrompe però negli anni Cinquanta.
Memorie del periodo bellico di un giovane rampollo, classe 1925, di una famiglia di sani principi e proprietaria di una segheria in Val di Funes. Episodi e considerazioni personali intercalate a quelle più generali riguardanti la popolazione della zona e il popolo italiano in guerra, la percezione dei cambiamenti della società e la confusione circa le notizie dai vari fronti di guerra. Bolzano, isola felice è deturpata comunque da bombardamenti, lutti, rastrellamenti. Con la fine della guerra la requisizione di tutto il legname stoccato in segheria da parte degli alleati, scopo ricostruzione nazionale; il legname sottopagato e, per la famiglia, il sentore di...