Grande guerra e dintorni: corrispondenza con lettori, collaboratori e possibili finanziatori (1996-2001)
Camillo Pavan
Corrispondenza elettronica tenuta in occasione della pubblicazione di un libro sulla Grande guerra. L'autore e i collaboratori decidono di ampliare la ricerca, da un ambito strettamente locale al complesso della ritirata di Caporetto e dell'occupazione del Friuli e Veneto nel 1918. Nella seconda parte decidono di sospendere il lavoro divenuto ormai ingestibile. La ricerca è stata svolta anche nell'Archivio Diaristico.
L'autore è nato a Scandicci (Fi) nel 1890, dove frequenta con profitto le scuole elementari prima di iscriversi alla Scuola del Popolo. Per aiutare la famiglia deve abbandonare lo studio e lavorare sia presso un orefice che con il padre calzolaio. Nel 1911 viene arruolato per la guerra contro la Turchia, ma essendo figlio unico viene presto congedato. Nel 1915 viene nuovamente richiamato e destinato alle trincee del Carso. Il pensiero di lasciare i propri cari e di non far più ritorno lo addolora. Giunge in prima linea a Passo Valles dopo una lunga e faticosa marcia: le condizioni climatiche avverse lo preservano dall’attacco dell’esercito nemico che in quel...
Un sottotenente in prima linea al fronte scrive quasi ogni giorno lettere ai genitori raccontando la sua vita quotidiana in trincea e per rassicurarli sulla sua salute. Si informa con affetto dei fratelli e delle sorelle e aspetta con ansia le licenze, sempre con l'orgoglio di fare il proprio dovere verso la Patria. Le lettere terminano con la notizia della vittoria.
Un giovane ufficiale napoletano arruolato nel 134° Reggimento di fanteria è inviato al fronte. Tiene un diario, che riprende a casa, di guerra dalla rotta di Caporetto al novembre del 1918, dopo la battaglia del Monte Grappa, per la quale avrà la medaglia di bronzo. Racconta la sofferenza fisica e la tristezza per la lontananza dalla famiglia, il dolore per la perdita del fratello, impegnato anche lui in guerra.