Un uomo racconta la sua vita dall'infanzia ai diciotto anni: dalla Seconda guerra mondiale, vissuta da bambino, alla scuola, dall'esperienza del canto operistico ai diversi lavori svolti fin dalla giovane età per contribuire al bilancio familiare.
Cresciuto nella povertà e nel disagio del quartiere Mirasoli di Bologna, dopo l'8 settembre '43 aderisce alla resistenza. Arrestato, torturato e deportato in Germania, sopravvive all'orrore dei campi di concentramento, tra i quali Dachau, e a liberazione avvenuta riesce a rientrare in Italia nel 1945.
Un uomo racconta la sua vita dall'adolescenza all'età della pensione. Le amicizie, gli amori e le spensierate esperienze giovanili, poi un grave incidente e un lungo recupero, infine il complicato rapporto con una giovane collaboratrice domestica sono le tappe fondamentali del suo vissuto.
Dal 1963, allora quindicenne, un giovane della provincia di Siena tiene un diario fortemente introspettivo in cui annota gli eventi che hanno per lui una rilevanza interiore. Sensibile e introverso passa gran parte delle giornate a leggere libri impegnativi. Nel periodo dell'Università entra nel mondo delle contestazioni e il suo atteggiamento diventa più trasgressivo. Si laurea nel 1973 e lavora in una commissione socio-pedagogica del Sert: gli impegni di studio e di lavoro fanno diradare le annotazioni dal 1977. Il diario viene ripreso negli anni Novanta ma le pagine più recenti sono incentrate sull'autoanalisi ed esposizione delle sue riflessioni.