I ricordi, scritti in terza persona, di un questore in pensione partono dall'incontro con Angelica, divenuta poi sua moglie. Dopo pochi mesi dalla data del matrimonio la guerra lo porta a combattere in prima fila, in qualità di ufficiale dei Carabinieri, una doccia fredda che colpì l'unione. Dopo l'8 settembre 1943, i militari dell'arma da lui comandati vengono esposti alle ritorsioni tedesche e alle aggressioni dei partigiani jugoslavi, coinvolti nell'occupazione fascista del Friuli, dove i due coniugi vivevano.
Ricordi diluiti nel tempo di una bambina della provincia di Arezzo alla fine della guerra. Descrive i bombardamenti, la paura delle incursioni aeree, il cibo che scarseggia, i soldati in transito, lo sfollamento della popolazione e il ruolo dei partigiani, fino alla Liberazione.
Adriana è una bambina di otto anni quando pochi giorni dopo l'armistizio i tedeschi occupano la città di Peschiera, dove abita con i genitori che gestiscono una fattoria. Da questo momento molti fatti sconvolgeranno la sua vita: due fratelli vanno via di casa per raggiungere il Sud, il padre malato muore mentre la madre con grande coraggio porta avanti l'attività, allo stesso tempo organizzando il C.N.L locale e aiutando i partigiani della zona.
L'autrice nasce a Milano nel 1940, seconda di quattro figlie. Il padre, operaio e partigiano della formazione Barni, viene ferito a morte da un plotone tedesco durante il trasporto di documenti agli Alleati. La madre si ammala di tubercolosi a causa degli stenti patiti durante la guerra: ricoverata in sanatorio muore nel 1947. Le quattro bambine vengono divise e affidate a famiglie diverse: lei agli zii materni, una ad una famiglia di ex partigiani, la più piccola ai vicini di casa, la più grande viene accolta in collegio e poi affidata ad una coppia di anziani coniugi.
L'autore è un giovane geometra che nel 1943 frequenta il Corso Allievi Ufficiali a Manduria (Taranto). Qui lo sorprende l'annuncio dell'Armistizio. Decide di arruolarsi nel Corpo di Liberazione Italiano e a fianco delle truppe inglesi risale la penisola. Il 25 aprile 1945 è a Ferrara: un mese dopo raggiunge Udine e riabbraccia la famiglia apprendendo poi con gioia che il padre ha collaborato con la Resistenza.