L'autrice inizia a scrivere un diario dopo aver compiuto 30 anni. Al suo quaderno racconta le ansie, le delusioni, il desiderio di essere apprezzata e amata, dopo un periodo di crisi trascorso precedentemente.
Un'impiegata romagnola durante la psicoterapia inizia a scrivere un diario-memoria sulla sua vita, per cercare di individuare la cause del suo disagio esistenziale. Figlia unica di operai, si diploma e frequenta con profitto l’università ottenendo sempre l’assegno di studio e svolgendo poi i lavori più modesti pur di difendere la propria autonomia e indipendenza. Gli anni universitari rappresentano la sua emancipazione e a Bologna trascorre il periodo più sereno, raggiungendo risultati brillanti negli studi, vivendo liberamente lontano dalla famiglia e intessendo nuove relazioni. La laurea, conseguita con il massimo dei voti, le permette di accedere a buone...
L'autrice, sposata da pochi anni e madre di due figli, attraversa un periodo difficile con un matrimonio in crisi e una forte demotivazione personale. In venti anni, dal 1973 al 1993 e in modo non continuativo, registra i vari stati d'animo e le sue esperienze, fino ad arrivare a conoscere meglio se stessa.
Un ferroviere in pensione, sposato con due figlie, soffre per le difficoltà nel rapporto con la moglie. Tiene un diario per tredici anni per sfogarsi e per esprimere i suoi pensieri e il disagio.
Un innamoramento appassionato dà luogo ad un amore impossibile, oltre che non pienamente corrisposto, quindi estremamente sofferto, e coinvolge una donna la cui età "non è più giovanissima". Sia lei che lui hanno una famiglia alle spalle, ma questo non impedisce all'autrice di venire travolta, per un breve periodo di tempo, da un sentimento profondissimo e sconvolgente.