Venticinque giorni di digiuno come "scelta di vita": un brigatista rosso condannato al carcere speciale, dove "si è espropriati di se stessi", tenta di sentirsi ancora vivo provocando la propria morte fisica. Ma, dopo l'intervento di medici e politici, lo sciopero della fame viene interrotto.
Volontario in Tripolitania nel 1931, l'Autore viene coinvolto in una serie di avventure africane che lo portano alla conversione islamica e a gravi problemi nel proprio equilibrio psichico.
L'attività politica nella Fgci, l'ammirazione per Fidel Castro, le storie d'amore, il servizio militare, il matrimonio e il suo fallimento: 24 quaderni attraverso i quali un giovane ebreo milanese racconta "dieci anni pieni drammatici" e spiega la scelta di vivere in un kibbutz israeliano.
La parabola esistenziale di un rappresentante triestino, che per decenni vive lontano dalla famiglia, da anni trasferitasi a Sanremo. Oppresso dalla solitudine, dalle difficoltà economiche e dall'incapacità di reagire, rivedrà i tre figli in occasione del funerale della moglie. Nel suo voluminoso diario, oltre trent'anni di vita segnati dall'emarginazione e dal desiderio di riscatto personale.