Ai miei figli. Episodi della mia vita veramente vissuta intensamente
Cesare Mainella
Un pittore veneziano rievoca i momenti più significativi che hanno caretterizzato la sua vita. Nel 1912 emigra in Argentina, inizia la sua carriera artistica come imbianchino e decoratore, ma presto fa conoscere il suo talento che l'aiuterà anche nei momenti più difficili. Rientra in Italia per partecipare alla prima guerra mondiale come ufficiale, poi si iscrive al partito fascista, si sposa, per ragioni economiche emigra in Perù dove allestisce la sua prima esposizione con grande successo. Parte volontario per la guerra d'Etiopia. Torna in patria dopo la seconda guerra mondiale, vissuta nei campi di prigionia inglesi.
Estremi cronologici
1885
-1946
Tempo della scrittura
1960
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 3
Formato Digitale: 1
Fotografie
Nei primi decenni del Novecento, lo studioso inglese George A. Simonson scrive cartoline da Londra al Cav. Vittorio Malamani, direttore della Galleria Nazionale di Roma e grande esperto di Antonio Canova, Rosalba Carriera e Francesco Guardi. La corrispondenza ha carattere professionale e culturale e contiene scambi di informazioni su opere d'arte e materiale editoriale, oltre a messaggi di carattere personale.
Nata da padre pittore e madre sarta per signore borghesi, cresce in una famiglia non ricca ma di buone frequentazioni nella Toscana del primo Novecento. La bellezza e la cultura della campagna fiorentina, prima, e della stessa Firenze, poi, fanno da sfondo all'adolescenza dell'autrice che vive profondamente questa "toscanità" descrivendola con dovizia di particolari e ricchezza di linguaggio.