Caduto in combattimento, medaglia d'oro alla memoria, un soldato divenuto tenente colonnello ha lasciato appunti e cronache di vita militare vissuta tra la Libia e i confini austro-ungarici ed ancora in Libia e in Africa Orientale.
Prampolini Cav. Giovanni, fu Giulio Maggiore di Fanteria in Riserva
Giambattista Prampolini
L'epopea ottocentesca di un militare modenese, inizialmente integrato nell'esercito di Francesco V d'Este, poi nelle brigate garibaldine, infine nell'esercito sabaudo, prima e dopo l'Unità d'Italia, in seguito alla quale sarà in Puglia e Basilicata a combattere le più temibili bande di briganti. Raggiungerà il grado di maggiore di fanteria. Accanto alla grande storia, le vicende famigliari: orfano di padre, madre sofferente di disturbi psichici, una carriera ecclesiastica fallita, due matrimoni, nove figli, di cui solo due gli sopravvivranno.
Dopo il corso allievi ufficiali rimane in stanza a Verona. Durante la guerra è in Grecia, dove un sopravvissuto gli racconta dell'eccidio di Cefalonia. Quindi finisce in Polonia come internato militare. Tornato in Italia sposa la vedova del fratello e si dedica a un'attività commerciale. Dopo il pensionamento vive serenamente in campagna con la seconda moglie.
Un giovane dei primi anni del secolo scorso, appartenente all'alta borghesia milanese, racconta in questo diario diario la sua quotidianità fatta di studio, viaggi, mondanità, alte frequentazioni: sullo sfondo le vicissitudini del nostro paese agli albori dorati del Novecento.