Una donna, nata a Roma negli anni Venti e vissuta sempre nella capitale, racconta la sua lunga vita. Ultima di una numerosa prole, cresce in una famiglia molto unita, si sposa in tempo di guerra e affronta l'assenza del marito, inviato al fronte in Africa e fatto prigioniero. Dopo il suo rientro, vive al suo fianco con amore ed è una moglie e una madre felice. Sempre solidale e altruista, non si abbatte di fronte alle numerose difficoltà e ai lutti che la colpiscono nel corso degli anni.
Un ragazzino romano durante la Seconda guerra mondiale tiene un diario dove la cronaca degli eventi bellici si mescola alle vicende personali e familiari, col padre ricercato dai tedeschi e accusato di sabotaggio.
Appena diciottenne quando assiste al discorso di Mussolini che il 10 giugno 1940 annuncia l'entrata in guerra dell'Italia, il giovane Walter viene dopo poco chiamato alle armi e partecipa alla Campagna di Russia. Rientrato in Patria, è a Roma il giorno del bombardamento di San Lorenzo, nel luglio del 1943. Dopo l'armistizio, si impegna nella Resistenza e successivamente alla liberazione di Roma si affianca agli inglesi dell'Ottava Armata e continua a partecipare attivamente alla lotta contro il nazifascismo.
Estremi cronologici
1940
-1945
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 2010-2013
Fine presunta: 2010-2013
Il diario di una signora calabrese residente a Roma inizia il 19 luglio 1943, in corrispondenza del primo bombardamento sulla capitale che costringe lei e il marito a rifugiarsi sotto il colonnato di San Pietro. Anche la loro casa viene distrutta e i due si stabiliscono in due stanze in affitto dove vivono tra fame e disagi materiali fino alla liberazione del 1944. La notizia della morte del fratello Franco, trucidato nell'eccidio delle Fosse Ardeatine, conclude dolorosamente questo periodo. La prima parte è una memoria della nipote.
L'autrice ha 16 anni quando con la famiglia raggiunge il padre che lavora in Addis Abeba come costruttore edile. Qui vivono serenamente fino al 1941 quando, in seguito alla guerra, la città viene occupata dagli Inglesi e inizia una feroce ribellione degli indigeni contro gli italiani. Maria, con la madre e il fratello, è costretta a tornare in Italia, a Roma, dove vive ugualmente momenti di tensione per i continui bombardamenti e le efferatezze dell'esercito tedesco. Alla fine della guerra la famiglia può tornare il Sicilia nell'attesa del ritorno del figlio maggiore, ancora prigioniero.
Una donna ricorda la propria infanzia, vissuta a Roma durante la Seconda guerra mondiale. La paura per i tanti pericoli bellici, le privazioni, la violenza dilagante interrotta da qualche gesto di grande solidarietà e la presenza prima dei tedeschi e poi degli alleati sono i temi principali del suo racconto.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1934-1939
Fine presunta: 1955-1990