La parabola esistenziale di un siciliano, sempre in bilico tra aspirazioni letterarie e la ricerca di una stabilità affettiva e lavorativa, che da Bologna, dove lavora come antiquario, si trasferisce in Australia: si sposa, continua l'attività iniziata in Italia e, ancora animato da forti passioni politiche e religiose, raggiunge l'"equilibrio interiore" a lungo inseguito.
La grande guerra raccontata da un giovane ufficiale che, sostenuto da una solida fede patriottica, combatte in prima linea con i propri soldati. Ferito, e per questo decorato, torna in trincea sino all'ottobre del 1917 quando, fatto prigioniero, è spostato in vari campi da dove tenta - vanamente - tre volte la fuga. Finito il conflitto, nel caos della diserzione e dello sbandamento di tanti soldati austriaci, sono quelli italiani che riportano l'ordine. Prima del ritorno in Italia visiterà Budapest e Praga, oltre a essere inviato in missione a Vienna.
Pensieri, principi filosofici e religiosi, aforismi vanno a delineare la visione dell'esistenza di una mente intelligente e colta che trasferisce il suo sentire quotidiano e la sua profonda conoscenza in un "corpus" di riflessioni interessantissimo sull'uomo e su Dio, sulla vita, individuale e sociale, e sulla morte con uno sguardo acuto verso il futuro sempre visto come imprescindibile dal passato.