Nella Trieste mitteleuropea, un ragioniere di sveviana memoria analizza criticamente la storia d'Italia nei convulsi anni del boom economico. Memore di una guerra i cui echi sono ancora vicini, tutto il suo ardore è rivolto alla condanna di quei mali nidificati nelle alte sfere governative che impietosamente l'autore condanna per mediocrità e povertà di spirito.
[...] Molte volte, quando attraverso piazza Hortis
Giuseppe Veluscek
Un ragioniere appassionato di letteratura, laico e di idee liberali, redige un diario, che é memoria del proprio passato e acuta analisi della realtà socio-politica del nostro paese: dal secondo dopoguerra alla definitiva annessione di tutta la città di Trieste all'Italia, dalle contestazioni giovanili agli atti terroristici, dai rapporti tra Stato e Chiesa alla nascita di nuovi partiti, sino ai più frivoli fatti di costume e cronaca rosa.
Nel 1939, Ettore e Adele, appena sposati, partono da Milano per raggiungere la Palestina e sfuggire alle persecuzioni razziali. Dopo cinque anni, Ettore va a lavorare come chimico industriale ad Abadan in Persia, lasciando la moglie a Tel Aviv con due figli piccolissimi. Inizia così un fitto epistolario in cui Adele, rimasta sola a crescere i figli Hanna e Daniel, lo rende partecipe in ogni momento della vita familiare. Caparbia e tenace, nonostante le difficoltà, si adatta ai lavori più umili pur di partecipare economicamente al mantenimento della famiglia. I coniugi condividono le ansie per i parenti rimasti in Italia esposti ai pericoli della guerra e del...
Estremi cronologici
1937
-1945
Tempo della scrittura
1939
-1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Integrazione
Fotografie