Un impiegato che vive nell'hinterland milanese è in cerca dell'ispirazione per scrivere un racconto. Lo struggimento di non essere un vero artista, l'invidia per chi lo è, i riferimenti alla letteratura, soprattutto inglese, stanno accanto ai ricordi del passato recente in un diario senza date.
Un amore particolare, non contemplato dai canoni sociali e morali del tempo, reca, insieme alla gioia implicita in questo sentimento, una profonda amarezza ai due innamorati: intorno a questo rapporto difficile ma, per Ugo, irrinunciabile, ruota l'intero epistolario. "Il mio amore è tuo, non può essere che tuo malgrado l'avversa realtà", scrive quest'uomo, ormai maturo e perennemente timoroso di perdere l'amore della giovane donna che lo fa sentire nuovamente vivo ed ispirato, mentre lei patisce, spesso quasi con fastidio, una storia che la limita e che la fa sentire defraudata del suo diritto a vivere pienamente i propri sentimenti e la propria vita.
Un viaggio affascinante nell'Italia "che conta" durante il secolo breve tra economia, finanza, arte, moda, politica, costume, mondanità ed anche sofferenza. Bianca, nobildonna dalle origini meridionali entrata a far parte di una delle più famose e potenti famiglie milanesi del '900, ci racconta e si racconta in una scrittura quotidiana delicata e lieve anche quando sottende forti passioni e infinita sofferenza.
Un diario di famiglia che ci offre un interessante affresco della vita di un numeroso nucleo familiare di proprietari terrieri in una vivace città di provincia. La vicenda inizia a dipanarsi nell'Italia della seconda metà degli anni '40, quando le ferite della guerra, della lotta civile e delle conseguenti difficoltà economiche e politiche gravano ancora sull'intero paese e via via si sviluppa negli anni successivi tratteggiando difficoltà e nuovi modi di vivere che investono anche questa famiglia borghese. Luisa è una donna colta e complessa, incline alla riflessione e dotata di grande senso della responsabilità e del dovere, che si è trovata a vivere situa...