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Riguardo al cantiere di Gorro

Francesco Delnevo

Un direttore di cantiere, in seguito a un incarico ricevuto, deve affrontare seri problemi sul lavoro.
Estremi cronologici
1953 -1953
Tempo della scrittura
1953 -1953
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
17 p.
Collocazione
DP/T3
Soggetti

L'amara verità della mia vita

Ram Chandra Poudel

Un giovane nepalese lascia il proprio Paese in seguito a una situazione di pericolo legata al suo lavoro. Dopo aver trascorso un periodo in India e in Iraq approda in Italia, dove vive da due anni.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 2000-2010
Fine: 2020
Tempo della scrittura
2020 -2020
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
2 p.
Collocazione
MP/T3

Il bianco in fondo al tunnel

Franck Olivier Nogheu

Un giovane camerunese ripercorre la sua vita, difficile fin dai primi anni. Costretto a lasciare il proprio Paese di origine per mettere in salvo la propria vita, arriva in Italia. Dopo un primo periodo positivo, una grave perdita personale segna per lui l'inizio di una fase molto problematica, dalla quale sta cercando con grande determinazione di uscire .
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1995-2000
Fine: 2021
Tempo della scrittura
2021 -2021
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Dattiloscritto: 2
Consistenza
17 p.
Collocazione
MP/Adn3

[...] Mi chiamo Carlo Mari..

Carlo Mari

Il testo è composto da due ricordi distinti. Nel primo ambientato nel 1945, l'autore che aveva 7 anni si trova a casa del nonno che confina con i binari della ferrovia. Si troverà di fronte ad un vagone che trasporta deportati, fermo per dare la precedenza ad un altro convoglio. Il secondo racconta di un'intimidazione pubblica di un dissidente politico.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1995 -1995
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Originale dattiloscritto: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
2 pp.
Collocazione
MG/T2

La mia voce dall'Afghanistan

Zakia Jafari

Una donna afghana di etnia hazara, costretta a lasciare il proprio Paese di origine per le minacce dei talebani, fa sentire la propria voce in difesa delle tante donne oppresse e uccise nella sua terra. Testimone di numerose violenze e rischiando più volte la sua stessa vita, non cede alla paura dei terroristi e continua, finché le è possibile, a lavorare, ad assistere le persone malate e a insegnare alle donne che hanno gli stessi diritti degli uomini. Colta, amante della vita e convinta che l'umanità non abbia confini, promette di assistere sempre le donne della sua patria, ovunque lei si trovi.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 2000-2015
Fine: 2022
Tempo della scrittura
2022 -2022
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
2 p.
Collocazione
MP/T3