Sono episodi dell'infanzia e della giovinezza a Catania, rivissuti col filtro della nostalgia: i giochi con i compagni, le recite scolastiche, l'oratorio e il mondo dei preti, le prime bravate, il primo innamoramento, il ricordo del nonno e della madre.
L'autobiografia di un pensionato bergamasco che durante l'adolescenza aveva scoperto dentro di sé la vocazione per la vita religiosa. Dopo aver peregrinato da una congregazione religiosa all'altra, viene ritenuto non idoneo a prendere la tonaca. Divenuto missionario laico in Laos, si sposa con una donna del posto già vedova e madre. Rientrano in Italia, ci sono tre figli da crescere e lui lavora in banca. Ci resta per ventiquattro anni. Ora è in pensione, dializzato, iscritto alle liste d'attesa per il trapianto, e intanto sogna di poter tornare in Laos per aiutare la sua gente.
I primi undici anni nella vita di un pensionato, con la descrizione del paese in cui è nato, degli amici, della famiglia, dei suoi vicini di casa e dei personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella sua infanzia.
Con grande fede e coraggio, una donna affronta molte difficoltà nella vita: un'infanzia povera, l'emigrazione al Nord e soprattutto malattie e lutti. Le sono sempre di conforto il marito, i figli e la famiglia d'origine. E' sostenuta anche dalla preghiera e dalle attività artistiche che intraprende: pittura e poesia.
A diciassette anni, dopo aver frequentato a Firenze le scuole salesiane, decide di entrare in seminario per diventare sacerdote. Vive con qualche inquietudine i grandi mutamenti della società del dopoguerra e milita con obbedienza nella Chiesa, in quegli anni molto lontana dalle aperture del Concilio Vaticano II. Frequenta teologia alla Gregoriana dopodichè si divide tra eperienze pastorali e attività di insegnamento nella scuole salesiane di Varazza e Borgo Sal Lorenzo. Nel 1962 corona il sogno di essere inviato in missione nelle Filippine, ma una volta sul posto la sua scelta si scontra con i dettami dei suoi superiori che non condividono "l'impostazione s...