Dai primi ricordi dell'infanzia,trascorsa in un piccolo paese lombardo, all'arruolamento nella brigata Folgore e alla guerra in Libia, un pensionato descrive la sua vita fino al ritorno nell'Italia del dopo guerra, quando decide di compiere una svolta significativa avviando una nuova storia d'amore.
L'intenso diario di una giovinezza inquieta: racconta pochi fatti, propone molte riflessioni. Dai diciannove ai venticinque anni, dal liceo all'Isef, passando per il servizio militare fra i paracadutisti, emerge soprattutto la voglia di "non farsi scorrere la vita addosso" scrivendo di grandi amicizie, amori delusi, paura di fallire, passione per la montagna e lo sport.
Diventato paracadutista per non andare a combattere in Unione Sovietica, entra a far parte del 185 battaglione Nembo, che affronta a Gorizia i partigiani slavi e in Sicilia gli angloamericani. Percorre poi tutta l'Italia vivendo la rottura con i tedeschi e l'incontro con i partigiani del Nord, fino alla liberazione.
Il 24 maggio 1952 Antonio è ancora seduto sui banchi di scuola, terzo anno di ragioneria, a un passo dagli affetti di casa. Un'interrogazione andata male, la minaccia di una bocciatura, un gesto di ribellione punito con il rinvio a ottobre in tutte le materie. E una scelta impulsiva, enorme. Scappa in Francia in compagnia di un amico e, fermato dalla polizia perché clandestino, accetta di arruolarsi nella Legione straniera per evitare il carcere. L'addestramento feroce, le punizioni e le violenze gli fanno rimpiangere ogni giorno la scelta compiuta, ma tornare indietro è impossibile. Il padre smuove consoli, ambasciatori, autorità politiche italiane e france...
Estremi cronologici
1951
-1954
Tempo della scrittura
1952
-1954
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Fotocopia originale: 1
Originale autografo: 1
Allegati
Fotografie
Un uomo, nato in una famiglia contadina negli anni della Seconda guerra mondiale, inizia giovanissimo a lavorare nei campi. Dopo il servizio di leva abbandona la campagna e inizia a lavorare come meccanico, alternando periodi all'estero a occupazioni in Italia. Sposato e padre di due figlie, chiude il suo racconto con la perdita della moglie, dopo un percorso di vita insieme durato mezzo secolo.