Un viaggio nelle carceri italiane attraverso le lettere inviate a Suor Gervasia: ergastolani, detenuti politici, transessuali e tossicodipendenti che, si proclamano innocenti e le chiedono soldi e raccomandazioni, ma anche conforto e comprensione.
Un'insegnante, madre di tre figli, resta vedova all'improvviso: il corpo del marito, un noto medico, viene ritrovato a Bologna, dopo quaranta giorni dalla sua scomparsa. La moglie redige un diario, conserva gli articoli di giornale, le lettere di amici e colleghi, per delinearne la personalità e la dedizione al lavoro.
Il diario di una giovane detenuta nel carcere di Pisa, protagonista di un caso di cronaca nera che riempì i giornali. Emerge la difficoltà di stabilire rapporti con gli altri: la solitudine interiore, la ripetitività di ogni giornata, l'incomunicabilità con le compagne di cella e il frequente riacutizzarsi di problemi di salute, trovano sollievo negli incontri con un'assistente carceraria, con la famiglia e nell'opportunità di iscriversi all'università.