Un uomo alla deriva: un servo di Dio che, smessi i panni del sagrestano, viene sfrattato dall'abitazione contigua alla chiesa. Fra l'intonaco sgretolato con punte di muffa e il rubinetto gocciolante, rievoca il passato, gli amori, la sessualità, le psicopatie e l'arte.
Una vita lunga un secolo raccontata da una centenaria nata poverissima, con un handicap grave e in una famiglia dove abbondanti erano solo i figli. Miseria, malattie, lutti, le due guerre del Novecento e i tragici dopoguerra; tutto è superato dall'arte di arrangiarsi dell'autrice che, tra mille lavori, dalla mondina alla ricamatrice, alla parrucchiera, è dovuta crescere in fretta, sopportando una lunghissima dura esistenza, a cui ora guarda con serenità.
Unica femmina di sei figli l'autrice vive emarginata fin dall'infanzia per problemi di udito. Una vita di ristrettezze economiche ed affettive segnata dalle liti tra i genitori, dall'affidamento agli zii di Torino, dalle violenze, dal dramma del terremoto e dalla morte della madre. Le conquiste maschili, la fuga con il fidanzato scelto dalla madre ed il conseguente matrimonio riparatore, l'inizio di una vita senza pensieri a fianco del figlio e del marito. Il racconto prosegue con il ricordo delle settimane passate da sola, il desiderio di compagnia e l'accoglienza in casa prima della cognata e poi di un'amica con tre figli: da qui deriva il riavvicinamento...
L'autore è nato a Napoli nel 1954 e a venti anni, dopo un corso di preparazione intraprende la sua attività in Polizia. Siamo negli anni Settanta e la situazione politica in Italia è molto confusa, il lavoro della celere è intenso e lui racconta la città di Roma attraversata da contestazioni e manifestazioni spesso violente, il sequestro l'assassinio di Aldo Moro, la morte del campione di calcio Luciano Re Cecconi, l'uccisione del poliziotto Passamonti durante una sparatoria all'Università. Ricorda anche come fatti eccezionali l'elezione a poca distanza di mesi, nel 1978, dei Papi Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, dopo la morte di Papa Paolo VI.