Un contadino romagnolo ricorda la sua infanzia, l'adesione alla politica fin da giovane, soprattutto nel PCI clandestino durante il fascismo. Sarà lui con altri compagni a formare la prima squadra di partigiani del ravennate dopo il 25 luglio 1943.
Un pacco di documenti e lettere dentro il baule della nonna Giuseppina ed una scatola consegnatoli da sua mamma Amelia prima di morire fanno luce ai ricordi frammentari e offuscati dell'autore, un ispettore dell'Inps di Arezzo in pensione. Egli ricostruisce la storia della sua vita e famiglia inserendo gli scritti ritrovati nel racconto. Il padre è un giovane emigrato calabrese che torna nella sua terra con la madre dopo la Liberazione di Arezzo, facendosi vivo solo con qualche lettera ma non riconoscendo la paternità. Solo dopo un processo da' il nome al figlio e provvede al mantenimento, che interrompe dopo il matrimonio di Amelia con un giovane commercian...
"Racconto autobiografico di un borghese benestante dall'infanzia alla vecchiaia: persone, avvenimenti, aneddoti, qualche volta umoristici, qualche volta raccapriccianti. Una testimonianza dei cambiamenti politici, sociali, economici e di costume che si sono verificati nell'arco di tempo di ottant'anni".
Un impiegato statale viene trasferito ma si oppone e inizia una vertenza contro i datori di lavoro che si protrae per quattro lunghi anni, ricostruita in questa memoria.