L'autrice fa partire i ricordi dall'infanzia trascorsa nel dopoguerra in Versilia. Riporta le testimonianze della nonna su Viareggio di fine Ottocento e primo Novecento e quelle della mamma degli anni Trenta. Ripercorre l'adolescenza, gli anni Sessanta e il Sessantotto a Pisa all'Università. Racconta il matrimonio, le nuove esperienze a Firenze, i figli, la crisi matrimoniale e l'esperienza nei gruppi femminili degli anni Settanta. Il ritrovo di un equilibrio psicologico la porterà ad apprezzare la sua indipendenza come donna e come mamma.
Un'impiegata romagnola durante la psicoterapia inizia a scrivere un diario-memoria sulla sua vita, per cercare di individuare la cause del suo disagio esistenziale. Figlia unica di operai, si diploma e frequenta con profitto l’università ottenendo sempre l’assegno di studio e svolgendo poi i lavori più modesti pur di difendere la propria autonomia e indipendenza. Gli anni universitari rappresentano la sua emancipazione e a Bologna trascorre il periodo più sereno, raggiungendo risultati brillanti negli studi, vivendo liberamente lontano dalla famiglia e intessendo nuove relazioni. La laurea, conseguita con il massimo dei voti, le permette di accedere a buone...
Figlia di madre nubile l'autrice viene affidata alla famiglia materna dopo la nascita perché la madre continua a lavorare come donna di servizio. La raggiunge adolescente a Milano trovando impiego nella stessa ditta. Durante la guerra, perso il lavoro, si danno al mercato nero per sopravvivere. In quel periodo fa anche la staffetta partigiana. Passata la guerra, dopo alcune vicissitudini personali, si avvicina al Partito Comunista. Nel 1959, nel mezzo di una brillante carriera lavorativa, incontra l'uomo della sua vita, istruttore di vela a Varazze. Qui passa un periodo felice ma è costretta a trasferirsi prima a Salsomaggiore e poi a Salò. La sua vita è sco...