Un militare romagnolo viene fatto prigioniero in Grecia dopo l'8 settembre 1943 e internato prima in Germania poi in Polonia. Nel suo diario, iniziato pochi giorni dopo l'armistizio, racconta le drammatiche condizioni alimentari dei campi, il freddo, le privazioni e qualche avventura personale. Dopo anni trascorsi lontano da casa, viene rimpatriato nell'estate del 1945.
Nel 1944 un ufficiale in servizio a Corfù viene fatto prigioniero, arrestato dai greci in seguito a una delazione e consegnato ai tedeschi. Deportato in Germania e internato, assume poco tempo dopo lo stato di lavoratore ed entra in fabbrica. Molte sono per lui le privazioni da sopportare e incessanti i pericoli, legati soprattutto ai bombardamenti. Dopo oltre un anno di prigionia, rientra in Italia nel settembre del 1945.
Un carabiniere toscano viene fatto prigioniero in Macedonia dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e internato in Germania, dove è costretto al lavoro coatto. Sposato e padre di un bimbo, resta a lungo privo di notizie da casa e rivolge continuamente il pensiero ai propri cari, dai quali resta lontano fino all'estate del '45.
Un militare marchigiano è in servizio a Creta al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania, sopravvive in condizioni proibitive e rischia più volte la vita prima dell'arrivo degli Alleati. Nei mesi che precedono il rientro in Italia incontra una donna con la quale nasce un'intesa, ma il legame termina nel settembre 1945, quando il giovane può finalmente rimpatriare.