Lettere e documenti originali di una famiglia di tipografi e musicisti: la figlia del capostipite è testimone del sempre maggior prestigio che l'attività del padre acquista: la saletta Julini, dove si trascorrono serate musicali, la collezione di violini e la loro rivista "Il Fenera Illustrato", ne sono una conferma.
La storia di Segnanino nella memoria di un milanese in pensione: i ricordi d'infanzia, delle abitazioni operaie e della costruzione delle prime fabbriche, corrono paralleli alla propria crescita, segnata dalla passione per lo studio, dagli anni di seminario e dal rientro in famiglia. La morte del padre e l'invalidità del fratello segnano il passaggio definitivo verso l'età adulta, in parte dedicata, come volontario Vidas, all'assistenza di malati terminali e alla passione podistica, legata, come donatore di sangue, alla diffusione dell'Avis.
Lettere ricevute nel XVII secolo da padre Angelico Aprosio - letterato e scrittore appartenente all'Ordine Agostiniano - indirizzategli da diversi religiosi nell'arco di circa quarant'anni da diverse città italiane. La corrispondenza è incentrata su temi legati ai libri e alla cultura, alla Chiesa e alla religione.
Raccontare ai nipoti la bellezza e la ricchezza dell'umanità del loro nonno: ecco il fine dello scritto di don Marco che rievoca con tenerezza e semplicità il rapporto, intimo e bello, con suo padre ma anche con i Bepini, come erano chiamati, nell'ambito famigliare e amicale, i suoi amatissimi genitori.