Dopo tre anni trascorsi a San Patrignano, portato in carcere a Rimini per finire di scontare una pena, descrive la fatica per rimanere lucidi nel mondo violento e paradossale di un reclusorio, dove bisogna battersi con tutte le forze per respingere la droga offerta a muso duro da altri detenuti.
Un artigiano racconta tutta la propria vita, dall'infanzia trascorsa in Puglia all'emigrazione al Nord, dalle relazioni amorose e familiari alle difficoltà economiche che lo portano a compiere azioni dalle gravi conseguenze. L'esperienza del carcere rappresenta per lui un momento importante di crescita interiore e il percorso riabilitativo che compie lo rende un uomo che si sente migliore. La ritrovata libertà lo restituisce al quotidiano: il lavoro, gli amici e la passione per la musica e la poesia sono gli aspetti importanti della sua vita scontato il debito con la giustizia.
Ricordi di vita e professione a Montelupo Fiorentino
Maurizio Billeri
Un insegnante di educazione fisica narra la sua esperienza lavorativa presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) di Montelupo Fiorentino (FI). Contemporaneamente al suo lavoro, dà lezioni di ginnastica serali anche ai montelupini. Mette in relazione le motivazioni che spingono ad agire i ricoverati con quelle dei cittadini descrivendo anche le differenze tra la vita fuori e dentro il carcere. Comprende i sentimenti dei pazienti e mette in atto una dura lotta per dare loro aiuto.
Un giovane camerunese ripercorre la sua vita, difficile fin dai primi anni. Costretto a lasciare il proprio Paese di origine per mettere in salvo la propria vita, arriva in Italia. Dopo un primo periodo positivo, una grave perdita personale segna per lui l'inizio di una fase molto problematica, dalla quale sta cercando con grande determinazione di uscire .