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Una storia da poco tra Via Bicchieraia e il Corso V.F.

Giuseppina Porri

Il ritratto di una famiglia toscana ai tempi del fascismo si snoda nell’incrocio di due strade nella parte alta della città di Arezzo: via Bicchieraia, dove Giuseppina vive felice con la sua famiglia al terzo piano di un antico palazzo e Corso Italia, dove il padre Angiolo Porri ha il suo forno, frequentato da clienti abituali, avventori occasionali e aiutanti che diventano figure di riferimento per la piccola Giuseppina. Nel duro lavoro di giorni che iniziano all’alba anche lei fa la sua parte dividendo le ore fra scuola, compiti, consegne del pane e conti del forno da far quadrare. Ma il padre, schedato dai fascisti come “sovversivo” per le sue idee social...
Estremi cronologici
1929 -1940
Tempo della scrittura
2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
44 p.
Collocazione
MP/17

Revive

Salvatore Di Biase

Dopo aver imparato il mestiere di sarto Salvatore, non riuscendo a trovare un'occupazione soddisfacente, emigra negli Stati Uniti. E' il 1953, poco dopo viene assunto in un'importante azienda dove riesce a farsi strada fino a raggiungere il grado di manager. A New York conosce un'italiana anch'essa emigrata, che sposa e dalla quale avrà due figli. Conduce una vita piena di soddisfazioni, descrive uno spaccato di vita americana negli anni del New Deal. Torna in Italia quando riceve l'incarico di dirigere una fabbrica di confezioni.
Estremi cronologici
1933 -1980
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
141 p.
Collocazione
MP/17

[...] Carissimi scusate

Laura De Ferrari

Dal diario dell'adolescenza, scritto in versi martelliani sotto forma di epistolario, fino alle lettere della maturità, passando per racconti, talvolta anch'essi in versi, di eventi che la interessano, si snoda il percorso di questa donna colta e di buona famiglia. Il padre è italiano, la madre è croata cosicchè Laura ha a due patrie ed appartiene a due mondi che ama profondamente e senza distinzione.
Estremi cronologici
1937 -2012
Tempo della scrittura
1937 -2012
Tipologia testuale
zibaldone
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 1
Allegati
Collocazione
A/Adn2

Diario di Anna

Anna Zanieri

L'autrice, imprenditrice in pensione, nasce in una grande famiglia contadina che conta sedici persone. Vive un'infanzia povera durante la guerra, si sposa giovanissima e va a vivere in casa dei suoceri, prima contadini poi lavoratori nel campo dei tessuti. Nascono due figli, accuditi dalla suocera, mentre genitori e cognati lavorano duramente per diventare imprenditori di successo nel campo della tappezzeria.
Estremi cronologici
1939 -2013
Tempo della scrittura
2012 -2014
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Allegati
Consistenza
123 p.
Collocazione
MP/17

[...] Sono nata

Pasquina Camporesi

Vita dura, quella di Norina, fatta di tanto lavoro, spesso pesante, e tante preoccupazioni, ma nella sua terza età può cogliere il frutto di tanto impegno vivendo serenamente nel suo appartamento, nella casa dei suoi figli, dove non manca niente e la povertà è solo un ricordo.
Estremi cronologici
1900 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Consistenza
Audio
Collocazione
MP/T2

[...] 9 novembre - 31 dicembre 1941

Giuliana Cianfrini , Gioacchino Raspini

Un giudice del Tribunale di Misurata (Libia) scrive alla moglie rientrata in Italia con le due bambine piccole nel novembre del 1941. Nell'arco di poco più di un anno si scrivono 440 lettere per raccontarsi le loro giornate, le loro speranze, e la paura per il futuro incerto. Nel dicembre del 1942 lui otterrà una licenza e rientrerà in Italia con la speranza reciproca di ritornare nell'amata Libia
Estremi cronologici
1941 -1942
Tempo della scrittura
1941 -1942
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
515 p.
Collocazione
E/17

[...] Il mio nome è Andreina

Andreina Bevoni

La dignitosa povertà della campagna romagnola della prima metà del '900, le difficoltà del periodo bellico prevelentemente dovute alla scelta del marito di schierarsi con i partigiani, le piccole battaglie volte a migliorare la qualità della vita trovano ampio spazio in questa sia pur breve testimonianza.
Estremi cronologici
1917 -2003
Tempo della scrittura
2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Consistenza
Audio
Collocazione
MP/T2

[...] mamma carissima

Mario Ponzi

Mario, figlio di una lavandaia, sposa sin da ragazzo la lotta proletaria. Per il suo attivismo politico finisce sotto il torchio del Tribunale speciale e nel 1930 viene incarcerato per colpe che non conosciamo. Nel 1936 evade, lascia l'Italia e si rifugia in Francia, spostandosi da una località all'altra. Scrive soprattutto alla madre Anita, preoccupandosi di inviarle qualche sofferta rimessa sottratta ai guadagni risicati dei suoi lavori saltuari. Le sue lettere contengono sempre generose parole di rassicurazione: Mario si sforza infatti di nascondere la dura realtà della sua condizione, per regalare alla famiglia l'illusione che stia vivendo una vita digni...
Estremi cronologici
1939 -1942
Tempo della scrittura
1939 -1942
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 4
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Fotografie
Consistenza
50 p.
Collocazione
E/17

[...] Storia del caporale Badii Luigi

Luigi Badii

L'autore, nato nel 1889 a Barberino Val d'Elsa, nel maggio 1915 viene richiamato alle armi e inviato al fronte nella zona di Gorizia. E' un contadino, sposato con due figli. La vita in trincea è molto dura tra il freddo. la pioggia, il fango, le lunghe ed estenuanti marce e la paura continua del nemico. Gli viene affidato l'incarico di cuciniere che assolve con qualche impegno. Nel novembre 1917, pochi giorni dopo la ritirata di Caporetto, viene congedato perché nella sua famiglia di contadini non c'è nessun uomo che ha un'età compresa tra i sedici e sessant'anni. Continua a scrivere anche nel periodo della seconda guerra mondiale nell'attesa del ritorno dei...
Estremi cronologici
1915 -1944
Tempo della scrittura
1918 -1927
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Allegati
Consistenza
424 p.
Collocazione
MG/17

[...] Emilio mio

Edgardo Eventi , Emilio Eventi , Raymondi Pia

Emilio, dopo l'8 settembre 1943, per timore dei rastrellamenti si consegna ai tedeschi a Boscocase, in provincia di Napoli, e viene deportato in Germania. Pia, perse le tracce del marito, gli scrive delle lettere, pur sapendo che non arriveranno mai al destinatario. Sfoga così il dolore per le piccole difficoltà e le immense tragedie che deve affrontare da sola, come la perdita di un figlio appena partorito. Col passare del tempo Emilio riesce ad attivare sporadiche comunicazioni con il padre Edgardo, residente a Genova, che fa da tramite con Pia e da filtro sulle condizioni di vita e di salute del marito. I due riusciranno a riunirsi nell'agosto del 1945.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Fotografie
Consistenza
68 p.
Collocazione
E/17