La condizione di sussistenza di un soldato italiano, pietoso verso i compagni, rispettoso dei superiori, prima combattente in Albania poi, dopo l'armistizio preso in mezzo tra partigiani locali e tedeschi, finchè, complice la malaria, non riesce a guadagnarsi da vivere con piccoli lavoretti da falegname, in attesa del rimpatrio.
Il diario incompiuto del viaggio nell'America del Sud all'inizio del Novecento di un commerciante di tessuti napoletano. Insieme con alcuni parenti e connazionali emigra in cerca di fortuna, con l'intento di vendere vestiti fatti arrivare dall'Italia. Attraverso l'Argentina, il Cile, il Perù e l'Ecuador con muli, cavalli, treno e nave, osservando la gente del posto e le sue antiche usanze tradizionali.
Resoconto delle vicende familiari dal 1843, anno della nascita del nonno paterno, al 1945, che segna la fine della guerra. L'autore, colonnello dei paracadutisti in pensione, segue il filo degli eventi storici di quegli anni per descrivere gli spostamenti della famiglia dalla Sicilia fino ai confini dell penisola italica, e poi dalla costa africana della Libia nel 1937, le Isole dell'Adriatico fino alle pendici dell'Himalaya.
Soldato addetto al vettovagliamento nel 1940 l'autore è di stanza ad Albenga (SV) di supporto alle truppe impegnate nel fronte francese. Dopo il ritorno alla caserma base a Spoleto (PG) si imbarca per l'Albania operando in seconda linea a Paraboar. Vive il fronte contro i soldati greci all'ombra delle pendici del Bregu Juliei, assistendo alla visita del Duce per sollevare lo spirito dei soldati. Descrive l'eroismo degli alpini della Brigata Julia, i percorsi con i muli fra il tremendo fango argilloso, la situazione militare e la guerra di posizione contro i Greci. Dopo la ritirata dei Greci è assegnato al fronte jugoslavo, vivendo più da vicino la durezza de...
Nato in una famiglia dell'alta società torinese, ci racconta l'infanzia e l'adolescenza felici, la giovinezza dedicata alla difesa della patria e dei valori in cui crede, la guerra e la liberazione del proprio paese. L'appartenenza ad un elevato ceto sociale fa sì che il racconto introduca personaggi importanti e situazioni interessanti.