Un giovane collaboratore della Resistenza nel 1944 viene catturato nel bolognese dai tedeschi e deportato insieme al fratello. Rinchiuso prima nel campo di concentramento di Mauthausen e poi a Gusen, resta prigioniero fino all'arrivo degli americani. La gioia del rientro a casa è per lui oscurata dalla morte del fratello.
Un giovane gambiano, arrivato in Italia attraversando il Mediterraneo, si trova ad affrontare gravi problemi di salute. Durante la malattia stringe amicizia con persone che lo sostengono e le cure gli permettono di ricominciare a condurre una vita normale e di guardare con fiducia al futuro.
In occasione del compimento degli ottant'anni, un uomo ripercorre la sua vita a partire dall'infanzia nelle campagne dell'alta Umbria. Una grave malattia che lo colpisce in gioventù, il trasferimento al Nord, il lavoro, il matrimonio e la paternità, il pensionamento, il volontariato e il tempo dedicato al racconto di sé sono gli aspetti principali della sua scrittura autobiografica.
Durante la Seconda guerra mondiale, un dirigente industriale milanese - rimasto in città mentre la famiglia si è trasferita a Cortina d'Ampezzo (BL) per sfuggire ai bombardamenti - tiene un diario dove accanto agli accadimenti privati annota gli eventi bellici e le proprie riflessioni in relazione all'andamento del conflitto. Convinto antifascista, vede l'Italia versare in condizioni sempre più critiche a causa del regime. La sua vita si conclude prima della fine della guerra, a causa di una grave malattia ai polmoni.