L'autore è nato a Gubbio nel 1888, dove si diploma come geometra. Lavora come tale fino a che si arruola come volontario e parte per la Prima Guerra Mondiale. E' impiegato a preparare strade, piste e ponti per i rifornimenti e il passaggio delle truppe. Alla fine della guerra rientra a Gubbio, impiegato all'ufficio tecnico comunale. Aderisce al Futurismo e fervente sostenitore di Mussolini, che conosce pure di persona tramite la governante, partecipa alla Marcia su Roma, che descrive minuziosamente. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nonostante l'età, si arruola e viene mandato nel fronte francese e poi greco albanese. Si ammala due volte di malari...
L'autore nasce in una famiglia di piccoli possidenti terrieri che, dopo una serie di traversie economiche, piomba nella miseria. Il rispetto e il forte legame affettivo reciproco l'aiutano a superare le difficoltà e a sperare in un avvenire migliore. Quando scoppia la prima guerra mondiale viene arruolato e, appena arrivato al fronte, partecipa alla battaglia del San Michele. Viene fatto prigioniero e deportato in Serbia, dove viene destinato al lavoro di disboscamento e alla costruzione di una ferrovia. Il carattere aperto e mite è di aiuto per adattarsi alla lunga reclusione e per sopportare gli stenti e la lontananza da casa. Trascorre così tre lunghi ann...
Giuseppe, nato nel 1897 a Castiglion Fiorentino (Ar), è un giovane entusiasta che studia da sottotenente a Modena e si arruola volontario nel 1916. Nella prima parte del diario vive e descrive in pieno la sua età, ponendo al centro dell'attenzione l'amicizia, l'amore e le passioni scatenate dall'incontro con le ragazze che conquista durante il periodo di addestramento. Ma un giorno arriva il momento di guidare i suoi soldati al fronte del Carso. lì cambia tutto. La brutalità della Decima battaglia dell'Isonzo lo travolge ed entra con i dettagli più crudi nel suo diario fino al drammatico epilogo. Ricoverato in ospedale a causa di un'intossicazione da gas a...
Un giovane soldato ferrarese è arruolato nel Genio telegrafisti e inviato al fronte dell'Isonzo fra l'agosto e il settembre del 1915. L'autore tiene un diario degli eventi con molte considerazioni sugli alti comandi inadeguati e sull'eroismo dei soldati. Il diario è corredato da molte foto e cartine geografiche e si interrompe quando l'autore viene ferito al piede.