La civiltà contadina del Montefeltro negli anni Venti rivissuta da un pensionato che allora faceva il pastorello. L'autore rievoca episodi significativi della sua fanciullezza scandita dalle frequenti ricorrenze religiose e dalla vita nei campi.
Storia di un paese della Valsassina e della sua gente attraverso il ricordo delle marachelle dei ragazzi, dei personaggi più singolari, delle storie d'amore, degli aneddoti sulla guerra e delle feste popolari.
Un nonno racconta al nipote "una stupenda favola che ha per oggetto un povero ragazzotto che, grazie alla sua tenace volontà, è diventato: contadinello prima, scavatore di ghiaia poi, indi: maestro, professore, sindaco e Presidente della Cassa rurale e artigiana del suo paese."
In occasione della Pasqua, un giornalista ricorda come viveva questo momento da bambino: la benedizione delle case, i dolci appena sfornati, la visita in Chiesa e un sereno spirito di pace.
Un'architetto polacca partecipa alla resistenza che la popolazione di Varsavia oppone ai tedeschi: deportata in un campo di lavoro in Germania, con l'avvento del comunismo nel suo paese d'origine, emigra prima in Belgio, poi in Inghilterra. Sposatasi e con due figli, si trasferisce in Italia dove il marito ottiene un importante lavoro in banca: dopo anni di ristrettezze, inizia una vita serena.