Un epistolario, che è dialogo quotidiano, tra due innamorati che vivono in città diverse e distanti nei primi anni '50 del '900 e che di quegli anni fornisce un interessante spaccato culturale, sociale, di costume. Lui, bel ragazzo dagli studi incompiuti e con un passato segnato dalla sua militanza nella Repubblica di Salò, lei, spirito indipendente, laureata, appartenente ad una famiglia molto ricca e importante con un padre che non vede di buon occhio la relazione e con il quale ha già rapporti molto difficili; insieme vogliono costruire il loro futuro, malgrado le difficoltà di ordine economico e sociale, e si impegnano e combattono per realizzare il loro...
Ricordo affettuoso dello zio del marito e della sua vita rasserenata solo dall'affetto dell'autrice e della sua famiglia. Lo raggiungono in Friuli quando è in fin di vita: al dolore per la sua morte, si aggiunge la delusione per la mancata eredità.
L'autrice ricorda i primi sette anni di vita trascorsi in un'antica casa del centro storico di Arezzo, ricostruendo i ritratti dei parenti e gli episodi significativi della sua infanzia.