Un giovane ligure viene chiamato alle armi nel 1915 e dopo pochi mesi di addestramento è inviato al fronte da ufficiale degli alpini. Nella sua testimonianza racconta l'abbaglio generazionale della guerra patriottica, la scoperta dell'orrore in trincea, la morte dei compagni, la paura di cadere in battaglia, le fucilazioni sommarie, il ritorno della pace, l'epidemia di spagnola, la "vittoria mutilata" e la lunga attesa del congedo, giunto soltanto nel 1920. Impegnato nei principali fronti di combattimento, dall'Altipiano di Asiago al Monte Pasubio al Monte Grappa, dopo l'armistizio resta in servizio nelle zone di confine.
Riassunto della vita passata durante la guerra mondiale
Francesco Falco
Un militare combatte per due anni la Grande Guerra e in una memoria scritta durante la prigionia racconta la durezza del conflitto tra marce forzate, lunghi periodi di permanenza in trincea, condizioni estreme di sopravvivenza e ripetuti scontri col nemico.
Un militare del bergamasco che durante la Grande Guerra presta servizio come ausiliario della Sanità ed è impegnato sul fronte dell'Isonzo, ripercorre la propria esperienza nei lunghi anni del conflitto. Il suo racconto spazia dalle durissime condizioni di vita dei soldati alla cattiva gestione delle vicende belliche da parte degli ufficiali, dai legami di amicizia stretti nelle trincee allo sbando della ritirata di Caporetto.