Dopo l'8 settembre 1943, Aldo ed il fratello Mario lasciano il Veneto e raggiungono la Puglia per ricongiungersi con le Forze Armate fedeli al Re. Il viaggio in bicicletta li vede scendere verso il sud, attraversare le linee del fronte e reintegrarsi nei reparti dell'Aeronautica del ricostituito esercito.
Ricordi di infanzia, di guerra e, soprattutto, di lavoro. Per lavorare, Arrigo si sposta sia all'interno del Paese che all'estero, in Svizzera, dove poi si stabilirà, ma anche in Francia, con un infelice tentativo di espatrio clandestino che non andrà a buon fine, regalandoci, con il suo scritto, un piccolo prezioso spaccato delle attività e dei vissuti dei nostri emigrati nonché del loro attaccamento alla famiglia ed al nostro Paese.
Un giovane dei primi anni del secolo scorso, appartenente all'alta borghesia milanese, racconta in questo diario diario la sua quotidianità fatta di studio, viaggi, mondanità, alte frequentazioni: sullo sfondo le vicissitudini del nostro paese agli albori dorati del Novecento.
L'autore, dirigente d'azienda in pensione, rievoca i primi venti anni della sua vita passati in un grande palazzo del centro di Milano, dove la madre era portinaia: giochi, scuola, amicizie e primi amori. Altrettanto vivo è il ricordo del rapporto con il paese natale dei genitori, che hanno lasciato il Friuli per trovare nuove opportunità di lavoro, e quello dei tanti componenti della cerchia familiare.
L'autore racconta una vita contrassegnata da un'infanzia povera e disagiata, ricompensata poi da un lavoro gratificante prestato nell'azienda Innocenti, quando era in produzione la Lambretta, che ebbe un grande successo nell'Italia del dopoguerra.
Una pensionata aretina scrive una memoria della sua infanzia e giovinezza ad Arezzo nel dopoguerra. Il padre è fornaio ed è aiutato dalla moglie, sarta per abiti da bambola, e dalla figlia. La vita si svolge in periferia, povera ma serena. Negli Anni 60 la famiglia vive nel boom economico con gli eventi storici e sociali del tempo. La malattia e poi la morte della madre a quarantasei anni chiudono gli anni della giovinezza dell'autrice, che si sposa e ha una figlia.