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Lo spessore del ricordo

Manlio Amato

Le memorie di un profugo italiano: nato e cresciuto nell'Egitto di re Farouk, all'età di dieci anni segue la famiglia in Etiopia - dove il padre lavora come spedizioniere - e infine è costretto, dopo l'occupazione inglese, a fuggire in Italia, prima a Genova, sotto i bombardamenti, poi a Firenze e a Venezia.
Estremi cronologici
1928 -1946
Tempo della scrittura
1985 -1988
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
poesie
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 164
Collocazione
MP/90

Il mio essere - Vattene te zoccola

Leterio Antonelli

Le idee socialiste del padre, che conobbe anche Mussolini prima della conversione fascista, e quelle clericali della nonna, che abbandonò il paese d'origine per sfuggire ai garibaldini, segnano indelebilmente i primi quattordici anni della vita di un calzolaio che assiste al crudele pestaggio del padre e all'infondata diffamazione della madre, da parte delle camicie nere.
Estremi cronologici
1910 -1926
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1980-1989
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 451
Collocazione
MP/90

Aldegrado Amore e tanto dolore

Giancarlo Arcipelago

Il grande amore per la moglie è il sentimento che guida la vita di un impiegato dell'Ansaldo, consentendogli di superare serenamente anche gli episodi più dolorosi: l'indifferenza dei genitori, che gli preferiscono le sorelle, e i patimenti affrontati da prigioniero in un campo di concentramento tedesco.
Estremi cronologici
1925 -1950
Tempo della scrittura
1989
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 128
Collocazione
MP/90

Viaggio con l'amico

Francesco Berti Arnoaldi Veli

A quarantacinque anni dalla morte di Giuliano Benassi, un antifascista fucilato mentre cercava di fuggire da un campo di sterminio tedesco, un suo compagno di liceo rievoca la storia della loro amicizia attraverso un viaggio in Sassonia, dove ripercorre le tappe del calvario affrontato dall'amico, sottolineando il ruolo avuto da questo nelle sue future scelte di vita.
Estremi cronologici
1926 -1945
Tempo della scrittura
1989
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Allegati
Consistenza
pp. 66
Collocazione
MP/90

Un quarto di Decamerone ossia 25 piacevoli racconti in dialetto veneto

Germano Bevilacqua

Venticinque episodi boccacceschi raccontati in dialetto veneto attraverso cui l'Autore, trapiantato a Milano, fa rivivere la propria infanzia: dal giorno in cui divenne "soldà de Cristo", a quello in cui fece ritorno a casa dopo essere stato un soldato per l'Italia di Mussolini.
Estremi cronologici
1920 -1945
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1980-1989
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
racconti
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 51
Collocazione
MP/90

Lettera ad un amico dalla montagna

Paola Brolati

Una lunga lettera ad un ex compagno di scuola per ricordare gli anni del liceo: la solidarietà fra compagni di classe, le gite, le cotte, la paura per gli esami di maturità. Tanti ricordi e con essi la nostalgia per gli indimenticabili giorni dell'età dell'innocenza.
Estremi cronologici
1974 -1979
Tempo della scrittura
1985
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 151
Collocazione
MP/90

Un cardellino in amore

Niccolò Chiarini

Prosegue il racconto dell'educazione sentimentale di un adolescente fiorentino emigrato in Sicilia per seguire il padre esule politico: dopo la morte di quest'ultimo l'Autore si scontra con la madre colpevole di aver accettato la corte di un altro uomo. A cinquant'anni di distanza riconoscerà di aver sbagliato.
Estremi cronologici
1927 -1929
Tempo della scrittura
1989
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 232
Collocazione
MP/90

Due gocce di pensieri

Graziella Di Matteo

Diario di una studentessa ventenne: il tentativo di esprimere il "sapore di un'ora, di un giorno", attraverso sogni e immagini, la ricerca di un'occasione per conoscere se stessa, e la voglia, ma anche la paura, di diventare grande.
Estremi cronologici
1986 -1989
Tempo della scrittura
1986 -1989
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 42
Collocazione
DP/90

La culla di ferro

Adele Fasulo

Un'insegnante rievoca il periodo della fanciullezza trascorso in Sicilia: l'allegria dei giochi infantili, ma anche la paura del terremoto e il dolore causato dalla prematura scomparsa della sorella. La culla di ferro, servita per tutti i figli, è simbolo premonitore, così "nera e tragica", di un futuro triste e doloroso.
Estremi cronologici
1902 -1913
Tempo della scrittura
1973
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 29
Collocazione
MP/90

La dura adolescenza

Luciana Febo

Un'adolescente si dibatte tra le miserie della famiglia, le idee arretrate dei genitori, e il bisogno di evadere. Il rapporto instaurato con un'insegnante delle scuole medie le farà comprendere i suoi limiti e la darà il coraggio di lottare per continuare a studiare.
Estremi cronologici
1968 -1970
Tempo della scrittura
1989
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 24
Collocazione
MP/90