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Diario di guerra

Giuseppe Perna

Sottotenente dell'esercito italiano in servizio tra Montenegro ed Erzegovina, annota per un anno gli eventi di ogni giorno: marce forzate, fame e incertezza continua sulla propria sorte. Il diffondersi del tifo, la morte di molti compagni e l'alterna sorte del conflitto, rendono difficile la lotta per la sopravvivenza.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 63
Collocazione
DG/Adn2

[...] Suo figlio sta bene

Giulio Severini

Granatiere durante la Grande Guerra, affronta la vita di trincea, le privazioni e il dolore per la perdita di molti compagni, sostenuto da una grande fede: annota per circa tre anni la fatica di sopravvivere alla lontananza daela famiglia e alla fame, ancora più pressante durante la prigionia.
Estremi cronologici
1914 -1917
Tempo della scrittura
1914 -1917
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 176
Collocazione
DG/Adn2

[...] Carissimi tutti

Chiara Castellani

Il corposo epistolario di una dottoressa, missionaria laica: dall'Africa, dove opera e forma nuovo personale, scrive a familiari e amici, rendendoli partecipi della sua attività, che spesso si scontra con contraddizioni e difficoltà burocratiche. Una continua lotta in un paese tanto affascinante, quanto dominato da povertà e corruzione.
Estremi cronologici
1990 -2002
Tempo della scrittura
1990 -2002
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 422
Collocazione
E/Adn2

Ricordi d'infanzia

Ezio D'Aprano

Il ricordo dello sfollamento nel mantovano nel racconto di un pensionato: con il padre internato in Germania e la guerra che imperversa, da un paese del Basso Lazio si ritrova con la madre ed il fratello su un treno diretto al Nord. Accolti con solidarietà e amicizia da una famiglia del luogo, tornano a casa dopo circa un anno e mezzo, mantenendo costanti rapporti con coloro che tanto li hanno aiutati.
Estremi cronologici
1943 -2000
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 26
Collocazione
MG/Adn2

Una strada bianca che...

Gianfranco Coppetti

Un fiorentino racconta la sua infanzia nel periodo del fascismo e della guerra: la scuola, la gioia delle divise e delle sfilate, le mille birichinate e i tanti giochi. Nemmeno la guerra interrompe il suo bisogno naturale di giocare, anche se la vive e ne ricorda gli orrori. L'arrivo degli alleati e il ritorno del fratello arruolato concludono il racconto.
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
2002 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MG/06

Una vita fra tante

Paola Oliva Bertelli

Uno spaccato del secolo Novecento, raccontato all'epoca del pensionamento da una sociologa romana, a Praga negli anni Cinquanta per un lavoro giornalistico presso la radio clandestina del PCI. Fra i molti mestieri e l'impegno politico, il ruolo svolto nelle cooperative come assistente sociale, nell'insegnamento universitario e infine nell'Archivio dell'UDI.
Estremi cronologici
1932 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 6
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 124
Collocazione
MP/06

[...] Cari genitori

Paolo Capecchi

Venti lettere che un giovane fante scrive alla famiglia. Prima come militare, poi in zona di guerra, dà rassicurazioni sulla sua salute, sulla vita di trincea, a volte lamentadosi della scarsità del cibo. Preoccupato per i suoi cari, li tranquillizza sul suo prossimo, sospirato, rientro a casa, sempre chiedendo di essere informato su quali sono le notizie sul conflitto che circolano nei giornali.
Estremi cronologici
1913 -1915
Tempo della scrittura
1913 -1915
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 22
Collocazione
E/06

Il mio diario 1936-1948

Marlies Klein-Stern

L'infanzia serena e agiata di una bambina prussiana viene bruscamente interrotta dall'arrivo dell'esercito russo: nella sua memoria, scritta cinquant'anni dopo lo svolgersi degli eventi, tutto il dolore per l'abbandono della sua terra. Costretta, con la madre e il fratellino, a mendicare per sopravvivere, troverà la forza di reagire e riabbraccerà il padre e i famigliari dopo l'arrivo a Francoforte.
Estremi cronologici
1936 -1948
Tempo della scrittura
1998 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 195
Collocazione
MG/06

150 giorni

Michele La Cava

Sfollato con la famiglia nelle retrovie del fronte sul Garigliano, un giovane napoletano vive cinque mesi di spostamenti continui, prima di stabilirsi a Roma: memoria di una "quotidiana" sopravvivenza, possibile grazie alla disponibilità economica del padre, che aiuterà - tra l'altro - altri bisognosi. L'arrivo nella capitale segna la fine dell'abbruttimento e l'inizio di un ritorno alla vita civile, purtroppo segnata - un anno dopo - dalla perdita improvvisa del genitore.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 145
Collocazione
MG/06

Reticolato

Silvio De Fina

Un ufficiale italiano in Albania, dopo l'8 settembre 1943 si rifugia con altri compagni sulle montagne con i partigiani. Costretti a fuggire, spogliati dai predoni, vengono catturati dai tedeschi. Nel campo di concetramento in Germania, dove viene trasportato, si rifiuta di collaborare. Le sue giornate sono segnate dalle umiliazioni, dalla fame e dalla nostalgia. Unico ristoro: la lettura, la scrittura e le riflessioni sull'umanità, sul concetto di patria e sugli ideali.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
citazioni
riflessioni
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 48
Collocazione
DG/06