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La profuga

Rosalia Chessa

Un'impiegata alla rai di Cagliari in pensione scrive una memoria della sua infanzia in Francia negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Racconta la vita felice e dignitosa in un piccolo paese vicino a Tolone dove il padre lavora alle dipendenze di un ricco proprietario. Dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia alla Francia la situazione precipita con l'arresto del padre, l'emarginazione e l'ostilità della popolazione. La famiglia decide di tornare in Sardegna e di ricominciare una vita di lavoro nel paese della madre.
Estremi cronologici
1940 -1950
Tempo della scrittura
2010 -2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Fotografie
Consistenza
45 p.
Collocazione
MP/14

La guerra d'Etiopia negli occhi di un artista

Valente Assenza

Un diario di guerra per immagini nella testimonianza di un artista siciliano: richiamato alle armi per combattere in Etiopia partecipa a una guerra di cui non condivide ideali né motivazioni. Fame, fatica, marce e violenza sono imposti dalla legge bellica, che pare attenuare le sue crudeltà nella trasposizione iconografica dell'autore. La poesia dell'arte si affianca al realismo della realtà a lui circostante, in una visione superiore che restituisce il dolore vissuto smorzato dal fascino della cultura africana.
Estremi cronologici
1935 -1937
Tempo della scrittura
1935 -1937
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
131 p.
Collocazione
DG/15

Diario della mia prigionia sofferta in Austria - Germania - Polonia - dall'ottobre 1943 al settembre 1945

Augusto Sagnotti

Augusto nasce a Roma nel 1899. Prende parte alla Seconda Guerra Mondiale in Montenegro come Ufficiale dei Carabinieri. Nel settembre del 1943 sarebbe dovuto tornare in Italia ma l'Armistizio lo blocca a Podgorica. Con la sua Compagnia parte, scortato dai tedeschi, per un campo di concentramento in Austria. E' molto triste, piange e prega: dal novembre 1943 scrive alla moglie Elena per sentirsi più vicino a lei e ai tre figli preoccupandosi per la loro salute e anche per le proprietà lasciate in Italia. Soffre la fame e chiede insistentemente viveri che stentano ad arrivare. La prigioni, parte della quale si svolge anche in Polonia, si prolunga per tutto il 1...
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
54 p.
Collocazione
DG/14

Una vita: una storia

Isabella Papisca

Un' insegnante novantenne, figlia di un convinto fascista nipote del cardinale Tripepi, racconta la storia della sua giovinezza: i vaghi ricordi dell'infanzia tra Napoli e Bardolino presso la nonna, nobildonna veneta con origini austriache; il periodo degli studi e la prima esperienza di insegnante elementare tra le montagne del Sannio, dove incontra l'amore della sua vita, Eddy, un medico ebreo tedesco, fuggito dalla Germania nazista e rifugiatosi a Roma dove verrà prelevato, nell'agosto del '38, da agenti dell'OVRA per scomparire nel nulla vanificando, dopo molte ricerche, i sogni e le aspettative dell'autrice.
Estremi cronologici
1930 -1990
Tempo della scrittura
1991 -1992
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
253 p.
Collocazione
MP/Adn2

Il pasto dell'uccellino

Ferruccio Razzini

L'autore racconta la fuga da Pisa da adolescente assieme ai genitori dopo l'8 settembre 1943. Il padre, questore di Pisa, è di provata fede fascista mentre la madre è più disincantata e lungimirante: due figlie sono sposate e vivono lontane. La destinazione del viaggio in un primo momento non è nota al ragazzino che d'improvviso si trova a Maderno, ad un passo dai quartieri generali della Repubblica di Salò. L'albergo è stato sequestrato dai fascisti per ospitare le famiglie dei gerarchi venuti a creare la Repubblica Sociale ed è dalle stanze di quell'albergo che Ferruccio racconta la storia della sua famiglia, divisa dalla guerra e dalla politica ma ancora...
Estremi cronologici
1944
Tempo della scrittura
1991 -2000
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
249 p.
Collocazione
MG/14

Diario, lettere d'amore

Domenico Pomili

Un giovane marchigiano torna a casa dopo l'8 settembre e si nasconde in attesa della fine della guerra. Il fronte si avvicina e, mentre cerca di avere notizie della fidanzata Anna, inizia la fuga tra i monti per sfuggire a bombardamenti e rappresaglie. Sostenuto dalla fede e dalla speranza, confida di riabbracciare l'amata e riprendere la vita quotidiana: il diario si chiude con la liberazione ed anche la scrittura pare riconquistare una sua serenità, quasi in simbiosi tra il vivere e il raccontarsi.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Originale autografo: 1
Consistenza
49 p.
Collocazione
DG/14

Una vita spesa intensamente

Ezio Camatini

Un professore universitario in pensione scrive la storia della sua vita partendo dai suoi studi di ingegnere e di ricercatore a Roma, allievo di famosi maestre. Per trent'anni è stato dirigente dell'Eni di E. Mattei, ha lavorato all'estero collaborando a progetti Nato e Unesco, ha insegnato al Politecnico.
Estremi cronologici
1916 -2010
Tempo della scrittura
2011 -2012
Tipologia testuale
mamoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Consistenza
207 p.
Collocazione
MP/14

Memorie a 5 punte

Gaudenzio Norbis

L'autore a diciassette anni ottiene il brevetto di volo. Quando è richiamato alle armi frequenta la scuola di pilotaggio per Ufficiali. Nell'attesa di essere impiegato per azioni militari è colto dall'8 settembre e riesce a tornare a casa. Da lì in treno e a piedi con un amico si dirige al Sud presidiato dagli Alleati. Dopo varie traversie riesce a passare la linea del fronte e a collaborare con gli Alleati. Alla fine della guerra torna a Bergamo dove riceve la croce al merito di guerra. La memoria è divisa in tre parti: nella prima descrive le tecniche di volo, la seconda riguarda gli eventi bellici dopo l'8 settembre e nella terza narra il ritorno nella ci...
Estremi cronologici
1940 -2000
Tempo della scrittura
1945 -1965
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
211
Collocazione
MP/14

[...] In quel martedì di settembre

Eugenio Mungai

La val di Nievole del primo '900 è una terra povera e Clementina decide di andare come balia in Francia, presso ricche famiglie che garantiscono uno stipendio e un trattamento notevoli, mentre il marito fa brevi esperienze come vignaiolo in California. Quasi tutti i loro figli hanno un fratello o una sorella di latte francesi e, una volta cresciuti, anch'essi emigrano: inizia la sorella maggiore che, a Milano, apre una trattoria e accoglie nel lavoro i fratelli e le sorelle minori i quali, via via, aprono a loro volta ristoranti in varie città costruendo un elevato livello di benessere per l'intera famiglia, senza dimenticare mai i profondi legami affettivi...
Estremi cronologici
1912 -1958
Tempo della scrittura
1991 -1995
Tipologia testuale
Libro di famiglia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
138 p.
Collocazione
A/Adn2

Classe 1939. Schizzi semiseri di memorie personali e familiari - Il mio dopoguerra 1945- 1954

Giovanni Offeddu

Memoria che copre l'infanzia e l'adolescenza dell'autore, un dirigente Rai in pensione che risponde al desiderio della figlia di conoscere questi periodi. Ricorda la vita in Sardegna con i nonni, gli spostamenti in varie città d'Italia al seguito del padre militare di carriera, e i suoi interessi.
Estremi cronologici
1945 -1954
Tempo della scrittura
2011 -2013
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
500 p
Collocazione
MP/14