Una donna nata in Slovenia negli anni Venti ripercorre circa mezzo secolo della propria vita a partire dall'infanzia. Nel periodo della Seconda guerra mondiale si innamora di un militare italiano, col quale ha in programma di sposarsi l'8 settembre 1943, ma le vicende legate all'armistizio fanno saltare i piani dei promessi sposi, che dopo un viaggio avventuroso giungono nel bolognese e - raggiunta la famiglia di lui - possono finalmente convolare a nozze. La vita familiare, la nascita dei figli e le esperienze lavorative sono i temi principali della sua memoria.
Estremi cronologici
Inzio: 1928
Fine presunta: 1970-1977
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1990-1994
Fine presunta: 1990-1994
Un fitto epistolario si snoda tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Settanta. Le lettere di due innamorati che partendo da una timida amicizia convolano a nozze superando molte difficoltà costituiscono il corpus principale della corrispondenza.
Due giovani del bolognese si incontrano e si innamorano nei primi anni Trenta. Nei loro scritti, il racconto di sentimenti del passato e del presente e la cronaca del primo anno insieme.
Una nobildonna veneta racconta circa mezzo secolo della sua vita attraverso diari, memorie e lettere che si collocano a cavallo tra Ottocento e Novecento e che scrive a partire dai dodici anni, quando inizia il suo diario dedicandolo all'angelo custode. I suoi scritti autobiografici sono una cronaca fittissima di una quotidianità che ha nella famiglia il nucleo centrale e che è caratterizzata da una profonda cultura e dedizione all'arte e alla conoscenza. Istruita da precettori, sviluppa fin da piccola una viva curiosità intellettuale, parla e scrive fluentemente diverse lingue, coltiva la passione per la lettura e si dedica con successo a pittura e scultura...
Ventisei anni di vita racchiusi in altrettante agende, scritte con inchiostri colorati, arricchite da disegni, fotografie, cartoline e ritagli di giornale: Linda inizia a scrivere da bambina, mentre frequenta la scuola elementare, e continua costantemente quasi come in un processo di formazione identitaria e di passaggio verso l'età adulta. La sua pratica autobiografica rappresenta un tratto distintivo delle generazioni di adolescenti che si sono succedute tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, che hanno cominciato a scrivere di sé sui diari di scuola, sulle agende che potevano servire anche per appuntare i compiti, ma non solo. Studentessa d'arte, a...