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Dieci figli, dieci gioie

Carolina Cassaro

Una donna siciliana che alterna il lavoro di casalinga a quello di sarta e fornaia, racconta la sua infanzia in un paese di provincia. Con soddisfazione ha fatto l'attrice negli spettacoli parrocchiali. Si è sposata con un uomo laborioso e giusto e ha avuto dieci figli, oggi tutti ben sistemati. Per allevarli ha sofferto e lottato soprattutto durante la guerra e nel dopoguerra.
Estremi cronologici
1914 -1990
Tempo della scrittura
1960 -1990
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 24
Collocazione
MP/05

L'arte del saper vivere

Maria Silvia Errera

Figlia di italiani residenti in Libia, vicino a Bengasi, perde la madre a otto anni, nel 1941. Dopo l'invasione degli inglesi con il padre e cinque fratelli è costretta a trasferirsi prima a Tripoli, poi a Pantelleria e in seguito a tornare definitivamente in Italia, ad Agrigento. Costretta a fare da madre ai fratelli più piccoli cade fin da adolescente in depressione. Si trasferisce a Roma e sposa un giovane che le fa credere in un futuro migliore. La vita si accanisce ancora contro di lei, il loro unico figlio muore per una leucemia e rimarrà vedova ancora giovane.
Estremi cronologici
1940 -2004
Tempo della scrittura
2001 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 101
Collocazione
MP/05

Quando le aquile suonarono

Lino Martinelli

Nato a Pietralunga nel 1920 da una famiglia di agricoltori, l'autore fin dall'infanzia si dimostra attivo e operoso. Dopo la guerra si sposa e negli anni Cinquanta abbandona la campagna e si trasferisce a Città di Castello. Emigrazioni a Nizza e Locarno gli consentono di migliorare la sua vita. Quando nel 2001 si sente soddisfatto di ciò che ha costruito, subisce dolorosamente la perdita di una figlia.
Estremi cronologici
1920 -2001
Tempo della scrittura
2001
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 39
Collocazione
MP/05

Tanto per sapere

Mauro Ferrari

L'autobiografia di un pensionato bergamasco che durante l'adolescenza aveva scoperto dentro di sé la vocazione per la vita religiosa. Dopo aver peregrinato da una congregazione religiosa all'altra, viene ritenuto non idoneo a prendere la tonaca. Divenuto missionario laico in Laos, si sposa con una donna del posto già vedova e madre. Rientrano in Italia, ci sono tre figli da crescere e lui lavora in banca. Ci resta per ventiquattro anni. Ora è in pensione, dializzato, iscritto alle liste d'attesa per il trapianto, e intanto sogna di poter tornare in Laos per aiutare la sua gente.
Estremi cronologici
1941 -2004
Tempo della scrittura
2000 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 9
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 186
Collocazione
MP/05

Aghi di larice

Paola Larese Gortigo

Nata a Gorizia nel 1939, l'autrice, figlia di un ufficiale pilota soggetto a frequenti trasferimenti, trascorre la sua infanzia in vari luoghi dell'Italia. Si sposa per procura con un ufficiale dell'areonautica temporaneamente negli Stati Uniti per un corso di missilistica e lì trascorre il suo primo anno di matrimonio. Tornata in Italia subisce ancora trasferimenti per seguire il marito. Ha due figli e tre nipoti ai quali dedica questa autobiografia.
Estremi cronologici
Inzio: 1943
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
1999 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 129
Collocazione
MP/05

Brucia saldatore, brucia...

Diego Carmeci

Un operaio specializzato, adesso in pensione, ripercorre le tappe fondamentali della sua vita partendo dall'infanzia trascorsa in Sicilia, nell'entroterra agrigentino, con nove fratelli e un difficile dopoguerra in cui risollevarsi. Ottenuta la specializzazione da saldatore, l'autore narra dettagliatamente le proprie esperienze lavorative in Italia e all'estero - dal deserto irakeno, all'Algeria appena resasi indipendente, all'Egitto. Lavorerà pure presso la centrale nucleare di Montalto di Castro, nel viterbese.
Estremi cronologici
1944 -2000
Tempo della scrittura
2003
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 54
Collocazione
MP/05

Distanza d'insicurezza

Irene Binaghi , Franco Salvetti

Due trentenni si conoscono, si separano e si raccontano: lei in Italia con il lavoro negli alberghi, lui negli Stati Uniti con un master sull'intelligenza artificiale, poi le loro riflessioni sulle abitudini, sulla politica e sui modi di intendere la vita. La comunicazione è affidata a internet e a brevi messaggi sul cellulare.
Estremi cronologici
2002 -2003
Tempo della scrittura
2002 -2003
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
riflessioni
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 76
Collocazione
E/05

[...] Carissimi,

Cecilia De Stefani , Guglielmo Squarcialupi

Oltre vent'anni di corrispondenza intercorsa tra un ufficiale di sussistenza, sua moglie e i loro tre figli, e la famiglia di lei, residente nella provincia di Udine. I numerosi traslochi dall'Istria - ancora italiana - alle colonie libiche, da Firenze, a Venezia, e poi l'organizzazione della casa, l'educazione dei figli, le vicende belliche, le belle novità ma anche i lutti famigliari; nulla turba la solida intimità di un nucleo famigliare medio-borghese.
Estremi cronologici
1921 -1945
Tempo della scrittura
1921 -1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 949
Collocazione
E/05

Quella mazurka

Janina Maciaszek

Una signora ottantenne che vive da molti anni in Liguria ripercorre la sua vita: nata a Varsavia, ha vissuto l'adolescenza durante l'occupazione tedesca della città, è stata prigioniera in Germania dove ha conosciuto il futuro marito italiano col quale viene a vivere in Italia e dal quale ha due figli.
Estremi cronologici
1939 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 22
Collocazione
MP/05

Scrivo il diario della mia vita

Giovanni Piazza

A novantatre anni, uno scalpellino lombardo scrive la sua storia di vita: il lavoro in Italia e all'estero fin dagli anni della giovinezza, la partecipazione alla Grande Guerra che si conclude con l'onorificenza di cavaliere di Vittorio Veneto, una serena vita famigliare, la passione per la politica prima, e per la pittura, il gioco delle bocce e quello delle carte, poi.
Estremi cronologici
1896 -1983
Tempo della scrittura
1983
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 8
Fotocopia originale: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 46
Collocazione
MP/05