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Dalle radici alle ali...

Antonietta Gigante

Di origini napoletane, si trasferisce in Veneto alla fine degli anni Quaranta. Questo è il presupposto di un racconto autobiografico che ha per soggetto la famiglia dell'autrice, la scuola, i giochi d'infanzia, la guerra e i bombardamenti. A questi ricordi faranno seguito le altre età della vita, con gli amori, i matrimoni dei fratelli e la separazione da Napoli per il Veneto.
Estremi cronologici
1924 -1947
Tempo della scrittura
1997
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 68
Collocazione
MP/06

Giovanna.....e la vita ritorna

Domenica Cozzi

La storia di vita di una steno-dattilografa in pensione. Divisa in due parti il racconto di infanzia e giovinezza è dominato dalla figura della sorella nata con una paralisi agli arti inferiori; quello della maturità riguarda la vita matrimoniale dell'autrice a Roma per quattro anni e poi il lavoro di insegnante nella città di Bari.
Estremi cronologici
1931 -2003
Tempo della scrittura
2003 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 46
Collocazione
MP/06

Un mondo con i colori giusti

Silvana Faedo

I cinque anni di scuola elementare rivivono nel ricordo di una donna vicentina che, ricorrendo anche a espressioni del dialetto veneto, dipinge un affresco di provincia fra gli anni Cinquanta e Sessanta, dove emergono i giochi di bambina, la famiglia, gli abitanti del paese e le sue tradizioni.
Estremi cronologici
1957 -1962
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 87
Collocazione
MP/06

Una strada bianca che...

Gianfranco Coppetti

Un fiorentino racconta la sua infanzia nel periodo del fascismo e della guerra: la scuola, la gioia delle divise e delle sfilate, le mille birichinate e i tanti giochi. Nemmeno la guerra interrompe il suo bisogno naturale di giocare, anche se la vive e ne ricorda gli orrori. L'arrivo degli alleati e il ritorno del fratello arruolato concludono il racconto.
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
2002 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MG/06

Qualcosa di me

Roberta De Thomasis

La memoria autobiografica di un'operatrice abruzzese, che ripercorre i momenti più significativi della propria vita. Dopo gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, circondata dall'affetto della famiglia e da tanti amici, si trasferisce, da universitaria, a Bologna. Divisa tra lo studio, la passione per la lettura e i primi innamoramenti, frequenta un corso di sceneggiatura ed incontra l'uomo che sposerà, poco prima della dolorosa perdita del padre.
Estremi cronologici
1957 -1990
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 244
Collocazione
MP/06

Finis Transilvaniae

Eva Mairovitz

Nata in Transilvania in un'agiata famiglia borghese, dopo la perdita del padre e il secondo matrimonio della madre, studia all'Accademia di Belle Arti di Vienna e poi di Budapest, dove si stabilisce definitivamente. Sposatasi con un avvocato milanese, si trasferisce di nuovo: nella memoria di una pittrice ebrea, l'incontro con la cultura italiana, l'esilio in Svizzera e il legame con la sua terra d'origine, in parte affievolitosi con la perdita della madre.
Estremi cronologici
1910 -1965
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Trascrizione a mano: 1
Consistenza
pp. 70
Collocazione
MP/06

Luglio - Agosto 1952

Giorgio Lamastra

Il diario di viaggio di uno studente che visita alcuni paesi del Nord Europa tra il luglio e l'agosto del 1952: affascinato dalla natura e dalla diversità di abitudini di vita, stringe facilmente amicizia con altri giovani, che incontra durante i vari spostamenti. Sessanta giorni trascorsi fra escursioni e momenti di solitudine, per godere di panorami unici e di un'intensa libertà interiore.
Estremi cronologici
1952
Tempo della scrittura
1952
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 34
Collocazione
DV/06

Per mano al mio Angelo nell'A.O.I.

Francesca Pennacchi

L'avventura coloniale vissuta da una bambina di otto anni. Cercando di ricostruire lo spirito della sua adolescenza, un'insegnante toscana ricorda i quattro anni trascorsi in Africa Orientale, quando parte con la madre e la sorella dalla Toscana per raggiungere il padre in Etiopia. Lui sarà richiamato in guerra e loro tre affronteranno i disagi di un lungo viaggio fino alla prigionia sotto gli inglesi, prima del rimpatrio. La scoperta dei colori, il fascino di una terra misteriosa, segnano il passaggio verso la maturità.
Estremi cronologici
1937 -1942
Tempo della scrittura
1988
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 8
Fotografie
Consistenza
pp. 87
Collocazione
MG/06

I fiori colore del sangue

Anna Maria Caredio

Una colta signora toscana vive vicino a una famiglia sarda, nel senese. Un loro congiunto è un famoso bandito condannato all'ergastolo. Interessata, riesce a incontrarlo in diverse carceri e, affascinata dalla sua storia, ottiene per lui la semilibertà, grazie ad amici influenti. Prova per lui una forte attrazione intellettuale che si infrange per la lontananza delle loro culture. Ottenuta la grazia e tornato in Sardegna, muore nel 2004, non prima di farle promettere di scrivere la loro storia. Lei lo fa, utilizzando in parte la terza persona.
Estremi cronologici
1975 -2005
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 96
Collocazione
MP/06

Gli anni della giovinezza in Africa (1939-1946)

Franco de'Molinari

Secondo di tre figli di un maggiore del Regio esercito, nel 1939, all'età di dodici anni, va con la madre e le sorelle in Somalia dove trascorre un'esistenza serena e agiata fino allo scoppio della guerra, quando il padre viene richiamato in servizio a Mogadiscio. Si impegna soprattutto negli studi e aiuta la famiglia nei numerosi cambi di abitazione che dovrà subire. Per non rischiare di essere arruolato, quando la madre e le sorelle vengono rimpatriate, nel 1943, rimane in Africa, completa gli studi, trova lavoro e torna in Italia solo dopo altri tre anni, a guerra ormai conclusa.
Estremi cronologici
1939 -1946
Tempo della scrittura
2000 -2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 128
Collocazione
MP/06