Un soldato toscano arruolato nel marzo 1940 a Pistoia viene inviato al fronte francese dove è addetto ai cannoni. Nel settembre dello stesso anno viene mandato in Libia, e nel gennaio del 1941, quando, in seguito alla battaglia di Bardia viene fatto prigioniero degli inglesi. Viene ferito ad un braccio in un bombardamento: con la nave ospedaliera viene trasportato ad Haifa, in Palestina, e curato per quattordici mesi in ospedale. Nel 1943 i prigionieri vengono trasferiti a Pretoria, in Sud Africa, dove impara bene l'inglese e dove rimane fino al rimpatrio nel 1945. Al ritorno si sposa e si dedica all'attività artigianale come tessitore per una ditta di Prato...
Un viaggio affascinante nell'Italia "che conta" durante il secolo breve tra economia, finanza, arte, moda, politica, costume, mondanità ed anche sofferenza. Bianca, nobildonna dalle origini meridionali entrata a far parte di una delle più famose e potenti famiglie milanesi del '900, ci racconta e si racconta in una scrittura quotidiana delicata e lieve anche quando sottende forti passioni e infinita sofferenza.
L'autrice nasce ad Alessandria nel 1917 da genitori ebrei ed emigra con loro piccolissima a Parigi. A metà degli anni Trenta la famiglia torna a vivere a Torino dove diventa allieva del pittore Felice Casorati, nel cui studio conosce e frequenta molti intellettuali antifascisti. Le leggi razziali del 1938 si abbattono anche su di lei. Nel 1939 conosce e sposa in segreto uno dei fondatori di Giustizia e Libertà a Roma. Le rispettive famiglie non condividono l'unione e il clima ostile si ripercuote sui loro rapporti, che presto si deteriorano tra le mura domestiche, mentre resta forte il sodalizio politico. Ines e il marito sono insieme nella Milano bersagliat...
"I momenti belli della vita sono spesso scanditi da una bottiglia stappata in buona compagnia [...]" Con queste parole l'autore inizia il taccuino che lui stesso definisce un "viaggio della memoria". Alternando lo scritto a dei disegni ad acquerello, egli ripercorrere alcuni momenti speciali vissuti insieme alle persone care, sempre accompagnati da un buon bicchiere di vino.
Lettere da New York alla famiglia allargata di Marta Cerù
Marta Cerù
L'autrice ha vissuto a New York dal 1998 al 2004. Nella prima parte del testo racconta la crisi esistenziale che la porta ad abbandonare la vita da ricercatrice in fisica delle particelle in Italia per rimetterla in gioco attraverso un periodo di vita in America, in una città che l'aveva sempre affascinata per essere il centro della vita culturale mondiale. Descrive l'arrivo in città, la ripartenza dopo aver conosciuto il futuro marito alla fermata dell'autobus, e la decisione di tornare a vivere a Manhattan. Hanno un primo figlio e dal 2001 inizia la seconda parte, che è una raccolta di lettere scritte ai parenti più stretti e amici dove illustra il periodo...