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[...] Caro Angelo

Giammaria De Carlo

Memoria scritta sottoforma di lunga lettera indirizzata al cugino e divisa in due parti: nella prima l'autore, allevatore pugliese, ricostruisce alcuni episodi legati alla vita dei parenti nella Puglia di inizio Novecento. La seconda ripercorre il periodo della guerra, tra Grecia, Jugoslavia e Austria fino al campo di concentramento in Germania, dove sfugge ad una condanna a morte. Liberato dagli americani torna in Puglia alla fine del 1945.
Estremi cronologici
1923 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 31
Collocazione
MP/Adn2

Stecca o boccetta: una storia d'altri tempi

Arnaldo Grue

Aneddoti e ricordi legati alla storia di un paese abruzzese, non specificato dall'autore. Significativo un episodio accaduto durante la Seconda guerra mondiale in cui il padre gioca a biliardo con i tedeschi occupanti, la cui posta in gioco erano gli ebrei: se vinceva potava salvarne alcuni, se perdeva dava ai tedeschi preziosi gioielli di famiglia.
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 130
Collocazione
MP/Adn2

Il lamento di Travale

Rolando Sartori

Sullo sfondo delle vicende storiche italiane, un pensionato ripercorre la storia della propria famiglia: nato e cresciuto nel grossetano, perde il padre minatore, quando ha soli sei anni. Inizia un lungo periodo di sacrifici, segnato da altre gravi perdite e dalla necessità di lavorare. Quando finalmente le difficoltà e i dolori sembrano superati, la diagnosi di un tumore lo costringe a superare una nuova prova.
Estremi cronologici
1938 -2002
Tempo della scrittura
2001 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 297
Collocazione
MP/Adn2

Ai miei figli. Episodi della mia vita veramente vissuta intensamente

Cesare Mainella

Un pittore veneziano rievoca i momenti più significativi che hanno caretterizzato la sua vita. Nel 1912 emigra in Argentina, inizia la sua carriera artistica come imbianchino e decoratore, ma presto fa conoscere il suo talento che l'aiuterà anche nei momenti più difficili. Rientra in Italia per partecipare alla prima guerra mondiale come ufficiale, poi si iscrive al partito fascista, si sposa, per ragioni economiche emigra in Perù dove allestisce la sua prima esposizione con grande successo. Parte volontario per la guerra d'Etiopia. Torna in patria dopo la seconda guerra mondiale, vissuta nei campi di prigionia inglesi.
Estremi cronologici
1885 -1946
Tempo della scrittura
1960
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 3
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 101
Collocazione
MP/08

Memorie inopportune

Vittorio Natali-Morosow

Figlio di madre russa e padre italiano, nel 1930 rientra con la famiglia nell'Italia fascista. Vanno a vivere a Firenze e nella comunità ortodossa frequentano i nobili provenienti dalla vecchia Russia. Nel 1938 il padre parte per Addis Abeba come soprintendente delle residenze del vicerè Amedeo d'Aosta. Nel 1939 l'autore e la madre lo raggiungono e lì vivono nel benessere fino al 1941 quando, dopo la conquista di Addis Abeba da parte degli inglesi, vengono rimpatriati e il padre viene fatto priogioniero. Tornano a Firenze dove vivono il passaggio del fronte.
Estremi cronologici
1930 -1945
Tempo della scrittura
1985 -1990
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 78
Collocazione
MP/08

Ricordi

Antonietta Sammartano

Figlia di un alto funzionario del Ministero della Cultura Popolare del periodo fascista, dopo l'8 settembre del 1943, parte da Roma con la famiglia per raggiungere il Nord: Venezia, Salò e di nuovo Venezia fino alla fine della guerra. Il padre, ricercato per essere giudicato ed eventualmente giustiziato, passa da un nascondiglio all'altro per un lungo periodo, anche dopo il suo ritorno a Roma.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1992 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 21
Collocazione
MG/08

Tulipano - partigiano olandese nella Resistenza

Walter de Hoog

Corriere del Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia, un giovane olandese riesce a fuggire dal treno in corsa, che lo avrebbe dovuto portare a Mauthausen da Bolzano. Dopo giorni di sopravvivenza tra i boschi delle zone di confine, trova aiuto in un padre francescano, che gli procura documenti falsi per il rientro a Milano. Ripresa l'attività partigiana, partecipa alle giornate della Liberazione e, al seguito di Ferruccio Parri, va a Roma come addetto stampa.
Estremi cronologici
1944 -1963
Tempo della scrittura
1984 -1992
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 184
Collocazione
MG/08

Utopie perdute

Ferruccio Bensasson

La spensierata giovinezza di un giornalista vissuto a lungo a Tunisi, dove partecipa alla fondazione di un settimanale e, per il suo impegno politico, è arrestato: evaso dalla prigione continua la sua militanza nel Partito comunista e la sua attività giornalistica. Negli anni Quaranta il rientro in Italia e nuovi impegni editoriali, tra i quali la promozione dell'Agenzia A.N.S.A.
Estremi cronologici
1935 -1960
Tempo della scrittura
1960 -1968
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 374
Collocazione
MP/08

Memorie di un resistente

Sergio Rossi

Nato e cresciuto in una famiglia contadina del modenese, negli ultimi anni della guerra entra in una cellula del partito comunista, diventandone poi figura di rilievo, entrando nell'esecutivo, poi nella pubblica amministrazione.
Estremi cronologici
1925 -1946
Tempo della scrittura
2000 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 178
Collocazione
MP/08

Quando Torino era capitale

Luigi Re

Un avvocato torinese, collaboratore della Gazzetta Piemontese e appassionato cultore dei classici latini, redige un diario per circa quarant'anni: una cronaca familiare e storica nella Torino di metà Ottocento. La sua città, privata del titolo di capitale d'Italia è beffeggiata e imbarbarita: frequentatore dei salotti cittadini e amante dell'ordine, Luigi segue con sgomento l'avvicendarsi dei vari governi, annotando eventi pubblici e privati, dedicando il diario ai figli, perché possano conoscere il padre e il loro tempo.
Estremi cronologici
1854 -1892
Tempo della scrittura
1854 -1892
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 5
Formato Digitale: 1
Consistenza
Pp. 377
Collocazione
DP/08