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[...] Sono tornata a casa

Maria Pogioli

Racconto minuzioso della sua infanzia con i tanti traslochi a causa del lavoro in ferrovia del padre, degli affetti per la famiglia, della guerra e dei pericoli, ma soprattutto del suo amore per Alberto che sposa, soffrendo solo per la mancanza dei figli. La morte del marito interrompe questa felicità, lasciandola molto sola.
Estremi cronologici
1928 -1980
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 292
Collocazione
MP/03

Il sapore del pane

Daniele Granatelli

Quando gli ex partigiani dell'Emilia offrivano ospitalità ai ragazzi lombardi che non avevano da mangiare, un bambino di quattro anni viene accompagnato dalla madre alla stazione ferroviaria. All'arrivo a Reggio Emilia lo attende un contadino che lo porta con sé e lo terrà in casa sua per otto anni. La scoperta della natura e l'affetto un po' burbero della nuova famiglia non gli fanno dimenticare la madre, dalla quale torna con slancio, anche se dovrà lavorare duramente per poter proseguire i suoi studi.
Estremi cronologici
1945 -1998
Tempo della scrittura
1998
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Fotografie
Consistenza
pp. 34
Collocazione
MP/03

Un secolo - un istante

Malgorzata Maria Straszewska

Un'architetto polacca partecipa alla resistenza che la popolazione di Varsavia oppone ai tedeschi: deportata in un campo di lavoro in Germania, con l'avvento del comunismo nel suo paese d'origine, emigra prima in Belgio, poi in Inghilterra. Sposatasi e con due figli, si trasferisce in Italia dove il marito ottiene un importante lavoro in banca: dopo anni di ristrettezze, inizia una vita serena.
Estremi cronologici
1928 -1971
Tempo della scrittura
1989 -1992
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 131
Collocazione
MP/03

L'infelice infanzia di Anna la peccatrice

Anna Maria Melacca

Un'infanzia di miseria estrema, segnata dal lungo ricovero in un istituto per bambini affetti da tubercolosi e dal precoce lavoro come apprendista sarta, e donna delle pulizie. Una bambina cresce nei quartieri degradati di Brindisi, sognando di trasferirsi al Nord. Ci riuscirà. Chiude il testo, il racconto il un pellegrinaggio a Lourdes, effettuato in età adulta.
Estremi cronologici
1943 -2002
Tempo della scrittura
2002
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 114
Collocazione
MP/03

Canto di sirene

Anna Ostuni

Per "riannodare i fili del presente", una giovane fisioterapista scrive le sue memorie d'infanzia e giovinezza, da Piacenza a Taranto, dove si trasferisce con i genitori. La casa dei nonni, i giochi e la cultura della famiglia d'origine, le servono per capire l'oggi, illuminato dalla presenza di una figlia che le pare molto più libera di quanto lo era lei da bambina.
Estremi cronologici
1970 -1999
Tempo della scrittura
1998 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
racconti
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 25
Collocazione
MP/03

Il pane di mia nonna Caterina

Luigi Fedeli

Un'ottuagenario dirigente d'azienda si ferma a riflettere sulla sua vita passata. Il percorso a ritroso lo conduce agli anni dell'infanzia nelle Marche. Durante la guerra, che lo vede ufficiale, subisce la cattura e la deportazione nei campi di concentramento di Wietzendorf e Sandbostel dove sono internati anche Guareschi, Tedeschi e Coppola. Poi, la liberazione e il ritorno a casa.
Estremi cronologici
1921 -1945
Tempo della scrittura
2001 -2002
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 93
Collocazione
MG/03

Tu solamente (1991-1998) - Il libro della spesa (1998-2002)

Maria Pia Farneti

Otto agende, fitte di scrittura e disegni, che accompagnano l'esistenza di una casalinga inquieta e creativa, tra Ferrara dove è nata e Torino, dove vive con il marito. La sua vita è scandita da letture di libri e riviste, con attenzione agli oroscopi e alle varie "poste del cuore", poi vede la TV e ne commenta i programmi. Qua e là emergono i ricordi della giovinezza, l'immagine dei genitori, i rimpianti per quel che non è stato, il disappunto per un matrimonio poco gratificante.
Estremi cronologici
1997 -2002
Tempo della scrittura
1997 -2002
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 12
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 817
Collocazione
DP/03

Breve come lo spazio di un mattino

Anna Caredio

Aperta da un lungo quadro genealogico, in cui si racconta di una famiglia che emigra e poi torna dall'Uruguay, l'autobiografia di una pensionata lucchese racconta principalmente il mondo armonico della propria infanzia e adolescenza. Gli entusiasmi fascisti e poi il dramma della seconda guerra mondiale corrono paralleli al disgregarsi della famiglia, provata da lutti (due fratelli, entrambi militari, muoiono precocemente) e da problemi ereditari. L'incontro con la religione ebraica, il secondo matrimonio, e il ritorno al paese natale, danno all'autrice la serenità a lungo inseguita. Quasi una saga romanzesca, scritta in terza persona.
Estremi cronologici
1927 -1997
Tempo della scrittura
1977 -2000
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 384
Collocazione
MP/03

[...] Quest'agenda racconta

Linda Baldin

I sette anni in cui una bambina trentina diventa adolescente, fino alla maggiore età. Un diario che racconta molti fatti e restituisce le atmosfere del mondo giovanile a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta. Preferenze musicali, viaggi, amicizie, amori, e i giorni di residenza in un collegio di città, per frequentare le scuole superiori.
Estremi cronologici
1983 -1990
Tempo della scrittura
1983 -1990
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 199
Collocazione
DP/03

La prima volta che ho visto il mare

Corinna Nerina Neri

All'età di quindici anni, appena finita la guerra, affronta un viaggio con la zia e i cugini, nel cassone di un camion che la porta da Parma a Marina di Massa, per un mese di soggiorno estivo. Là vedrà il mare per la prima volta.
Estremi cronologici
1945 -1945
Tempo della scrittura
2003 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 2
Collocazione
MP/T2