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Uomini in...fuga

Eraldo Minola

Memoria rocambolesca di un imprenditore in pensione che, partito per l'Africa nel 1934 come dipendente di una società che costruisce strade, intraprende, senza troppo successo, un'attività in proprio. Rimpatriato, commercia legname e riparte come autiere per la Libia, sino al rientro in Italia, quando riprende in mano le sorti della famiglia e dell'azienda, illudendosi di trovare un mitico tesoro, abbandonato da Mussolini durante la fuga.
Estremi cronologici
1934 -1948
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 280
Collocazione
MP/01

Ricordi della mia famiglia e della mia vita

Corrado Longo

Un dirigente d'azienda scrive le sue memorie dopo la pensione. Undicesimo figlio di un ferroviere, appartiene a una famiglia non agiata. Dopo frequenti spostamenti per il lavoro paterno, assiste con dolore alla morte di quattro fratelli e dei genitori. Conseguito il diploma di Capitano di lungo corso, lavora in vari settori, sino a specializzarsi in campo ottico, diventando titolare di un importante negozio ad Asmara. Rientrato in Italia con moglie e figli, trova la serenità e tranquillità dopo tanti sacrifici.
Estremi cronologici
1901 -1975
Tempo della scrittura
1968 -1975
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 70
Collocazione
MP/02

Le memorie del nonno Nino

Antonio Martini

L'autobiografia di un pensionato che, nato e vissuto per molti anni in Eritrea, dopo sposato rientra in Italia: lavora come rappresentante di commercio, ma la nascita del terzo figlio lo spinge a tornare in Africa, come contabile in un cantiere edile, per raggiungere una migliore posizione economica. Con la pensione corona il sogno di avere una casa propria e vedere i figli sistemati. La morte della moglie, pur lasciandolo nel dolore, non gli fa dimenticare il carattere sognatore.
Estremi cronologici
1923 -2004
Tempo della scrittura
1990 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 84
Collocazione
MP/03

Figlio sia benedetto il latte che t'ho dato

Giosino Fino

Da un'infanzia povera nella provincia avellinese, nasce la scelta di partire volontario per il servizio militare: ammesso alla ferma coloniale con destinazione ignota e assegnato all'aeronautica, vive da soldato la disfatta di Amba Alagi e la resa delle truppe italiane agli inglesi. Dall'Africa Orientale, all'India e all'Australia, prigioniero in cerca di libertà, sino al rientro, nel 1947.
Estremi cronologici
1917 -1947
Tempo della scrittura
2003
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Allegati
Fotografie
Consistenza
pp. 84
Collocazione
MG/04

Teabe, bambina di una guerra sconosciuta

Jemilla Hassen

Storia di una bambina eritrea che vive sedici anni di guerra nel suo Paese. Fino a cinque anni vive in una famiglia normale ad Asmara, poi il destino del conflitto travolge tutto e tutti. Si trova ad assistere alla morte della madre e all'arresto del padre, e per salvarsi è costretta a lasciare la città per dirigersi verso la provincia di Sahl, dove i bambini diventano combattenti e dove avvengono incursioni e bombardamenti aerei. Con i fratelli è costretta a nascondersi, dormendo per terra all'aperto, spostandosi a piedi attraverso le montagne.
Estremi cronologici
1976 -1992
Tempo della scrittura
1998 -2000
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 5
Consistenza
pp. 144
Collocazione
MP/Adn2

Ricordi sopiti

Kemal Subasciaki

Kemal nasce a Bengasi da padre libico e madre italiana. Un'esistenza segnata dall'odio razziale e dal fanatismo religioso e politico, dalla corruzione praticata a tutti i livelli, ma anche dalla speranza e dalla capacità di rinascere dopo ogni sabotaggio, ogni trasloco forzato, ogni calamità umana e naturale, che si abbatte sul benessere portato alla famiglia dalle attività impiantate dal padre. Kemal trascorre l'infanzia in Etiopia e poi in Eritrea, vittima delle persecuzioni verso italiani e stranieri del post-colonialismo e dopoguerra, nonchè dell'invidia per le sue capacità intellettive ed imprenditoriali. Dopo il nuovo spostamento in Libia, Kemal con ca...
Estremi cronologici
1936 -1998
Tempo della scrittura
1996 -1998
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 297
Collocazione
MP/10

I miei ricordi scritti all'età di 85 anni

Giuseppe Papaleo

Orfano di padre all'età di dieci anni l'autore, siciliano, comincia subito a lavorare per aiutare la numerosa famiglia: operaio in un'azienda agricola prima e poi autista di camion e vetture. Nel 1935 viene arruolato per la guerra d'Africa e là resta a lavorare fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando viene catturato dagli inglesi e deportato in un campo di concentramento in India.
Estremi cronologici
1916 -1996
Tempo della scrittura
1996 -1997
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MP/09

L'Africa del mio cuore

Maria Giuliana Pianucci

L'autrice, allora adolescente, raggiunge con la madre e la sorella minore il padre, incaricato di occuparsi del piano regolatore della nascente città di Gondar, nell'Africa Orientale Italiana. Dopo due anni di vita tranquilla e agiata il genitore deve lasciarle. Con l'arrivo degli Inglesi vengono dichiarate prigioniere civili e deportate in un campo di concentramento, dove rimangono sei mesi prima del rimpatrio.
Estremi cronologici
1938 -1942
Tempo della scrittura
1978 -1980
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 80
Collocazione
MP/09

[...] Mia carissima Beatrice

AA.VV. , Beatrice Vespasiani

Lei, giovane laureata in lettere; lui, docente prima a Tirana e poi ad Asmara: durante il fidanzamento e il matrimonio si scambiano lettere in cui prevale la forza del loro sentimento. L'epistolario, arricchito da scritti inviati agli amici e dai quaderni della loro prima figlia, prematuramente scomparsa, racconta la storia intima della famiglia, sullo sfondo di una società alle soglie del secondo conflitto mondiale.
Estremi cronologici
1931 -1938
Tempo della scrittura
1931 -1938
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
548 p.
Collocazione
E/09

[...] Dalla caserma Nomentana

Olimpio Pasquinelli

Un soldato di Jesi (AN) è arruolato come operaio del Genio telegrafisti per una missione in Africa Orientale, tra Etiopia e Somalia. Nel suo diario annota le fatiche e i disagi di questi due anni, dovuti alle condizioni ambientali e allo scarso equipaggiamento dell'Esercito, oltre alla paura per i continui attacchi da parte della guerriglia etiope. Queste imboscate ingenerano nelle truppe stesse atteggiamenti di ritorsione che portarono a feroci eccidi da parte del Generale Graziani. In: https://www.idiariraccontano.org/autore/pasquinelli-olimpio/
Estremi cronologici
1936 -1938
Tempo della scrittura
1936 -1938
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 35
Collocazione
DG/11