Un insegnante sanmarinese riflette sulle problematiche della didattica a distanza e, più in generale, sulla condizione delle giovani generazioni alle prese con l'emergenza Covid-19.

Un insegnante sanmarinese racconta la sua esperienza con la didattica a distanza durante l'emergenza Covid-19 e ricorda come ha spesso dovuto fare i conti con la mancanza di attenzione da parte degli studenti nel corso delle lezioni online.

Un'insegnante sanmarinese racconta la propria esperienza con la didattica a distanza durante l'emergenza Covid-19. Docente di materie umanistiche, ha cercato di utilizzare gli strumenti digitali non soltanto per proporre lezioni frontali ma anche per coinvolgere i ragazzi in attività di approfondimento, convinta che la tecnologia possa essere - pur restando necessaria la scuola in presenza - utile a valorizzare l'apprendimento e le attitudini degli studenti.

Un'insegnante di sostegno racconta la didattica a distanza con un alunno disabile durante il primo periodo di chiusura scolastica dovuta all'emergenza Covid-19. Nell'ambito del sostegno le difficoltà delle lezioni online si amplificano, ma la docente riesce - anche grazie alla collaborazione coi colleghi - a progettare un percorso utile a guidare il ragazzo verso l'esame di Stato e ad arricchire entrambi dal punto di vista emotivo e conoscitivo.

Nell'autunno del 1943 un giovane che vive a Milano e ha perso la casa in un bombardamento, si arruola volontario come bersagliere per sfuggire al pericolo di essere deportato in Germania. Presta servizio in diverse zone della R.S.I., combattendo per alcuni mesi sul fronte toscano, in Emilia Romagna e in Lombardia. Catturato dai partigiani, riesce a salvarsi e a riunirsi ai propri commilitoni. Sul finire del 1944 si ammala gravemente, cade in coma per alcuni giorni ma poi si riprende e fa ritorno a casa.

Delizioso affresco degli anni del boom economico nella provincia toscana: valori della tradizione e nuovi modi di vivere si fondono sotto lo sguardo attento di un bambino, appartenente alla media borghesia lucchese, e lo accompagnano nel passaggio dall'infanzia alla pubertà.

Un uomo racconta alcuni episodi delle proprie esperienze di viaggio tra Italia, Europa e Asia nei primi anni Duemila.

Un uomo nato nel riminese sul finire dell'Ottocento scrive la propria autobiografia dopo essere rimasto vedovo, nel 1948. Giovane seminarista per amore dello studio ma privo di vocazione, viene ordinato sacerdote nel 1909 e poco tempo dopo conosce una ragazza di cui si innamora e che una decina di anni dopo - una volta tornato alla condizione laicale - diventerà sua moglie. Presta servizio durante la Grande Guerra, impegnato in Grecia e nei Balcani, e lasciato il sacerdozio svolge diversi lavori, fino a ottenere un posto da insegnante elementare. L'unione con l'amata Francesca vede la nascita di nove figli, due dei quali prematuramente scomparsi, e la sua pe...