Cronaca di ventun mesi di prigionia, dal comando della città aperta di Roma ai campi di concentramento della Germania: un maresciallo dei carabinieri, descrive il trattamento "di riguardo" riservato dalle guadie tedesche ai militari italiani che, nonostante ciò, riusciranno a mantenere inalterato il prestigio del loro corpo di armata.
Un maresciallo di artiglieria viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'8 settembre e inviato in un campo di concentramento in Germania. Durante la terribile esperienza della prigionia, contrassegnata da fame, malattie e duri turni di lavoro, decide di tenere un diario del quale l'archivio conserva alcune pagine. A guerra finita arriva finalmente il momento del ritorno in Italia, che avviene a piedi, con l'ausilio di un carretto sul quale a turno vengono caricati i compagni di prigionia più stanchi.
Una vita intensa ed una lunga attività lavorativa nel settore della ristorazione caratterizzano la carriera del nostro autore nel mondo della hotellerie: da tuttofare negli alberghi svizzeri degli anni '50-'60 del 1900 fino a diventare Maitre, lavorando in prestigiosi hotel europei. Rientra in Italia all'inizio degli anni '70 e mette a disposizione del suo Sud il vasto patrimonio di conoscenze acquisito negli anni.