Garattini Giovan Battista: Diario di guerra (1915-1918)
Giovanbattista Garattini
Memoria scritta dall'autore su richiesta del Ministero della Guerra - Ufficio Storiografico della Mobilitazione. Catturato in seguito alla ritirata di Caporetto, è internato in un campo di concentramento austriaco. Tornerà in Italia dopo aver vissuto l'incubo della fame, maltrattamenti e sofferenze. La fine del testo contiene un quadro psicologico del soldato italiano durante quella guerra.
Un militare della Grande Guerra scrive alla famiglia nel corso della sua permanenza al fronte - interrotta per un lungo ricovero ospedaliero - e poi durante la prigionia. Finita la guerra rientra a casa, trova lavoro in una città diversa dalla sua e continua a corrispondere con la sorella.
Durante la Grande Guerra un soldato palermitano scrive alla moglie - prima dal fronte poi dalla prigionia - rassicurandola costantemente sul suo buono stato di salute, nonostante patisca spesso di un problema agli occhi. Il suo pensiero è sempre rivolto a lei e alle figlie, ha sete di notizie, amore e premura nei loro confronti. Molti anni dopo la sua morte, il nipote lo ricorda e riprende il suo epistolario, unendo alla trascrizione delle lettere ricordi dei nonni.