La guerra combattuta contro le tormente di neve a quote molto elevate, contro il freddo e contro la fame è rimasta impressa nella mente dell'autore più di quella combattuta con le armi contro il nemico.
Estremi cronologici
1914
-1918
Tempo della scrittura
1976
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Memoria di un'insegnante elementare in pensione. Parte dal ricordo dei nonni paterni bellunesi e di quelli materni sloveni. Trascorre un'infanzia povera ma serena. Descrive le scuole, le amicizie, i giochi, la religiosità della famiglia. Dopo il diploma da maestra inizia a insegnare, si sposa e ha due figli, Dopo la morte del marito la sua vita è molto sofferta ma trova conforto nella fede. Si risposa e vive a Bassano del Grappa.
Un giovane ligure viene chiamato alle armi nel 1915 e dopo pochi mesi di addestramento è inviato al fronte da ufficiale degli alpini. Nella sua testimonianza racconta l'abbaglio generazionale della guerra patriottica, la scoperta dell'orrore in trincea, la morte dei compagni, la paura di cadere in battaglia, le fucilazioni sommarie, il ritorno della pace, l'epidemia di spagnola, la "vittoria mutilata" e la lunga attesa del congedo, giunto soltanto nel 1920. Impegnato nei principali fronti di combattimento, dall'Altipiano di Asiago al Monte Pasubio al Monte Grappa, dopo l'armistizio resta in servizio nelle zone di confine.