Dall'esilio a Torino dove è fuggito dopo i moti popolari del 1848, un ricco possidente lombardo, ufficiale austro-ungarico, scrive ad un'amica rimasta a Milano e alla figlia di lei, di cui è stato nominato tutore. Aspetta un'amnistia per poter tornare a casa ed esprime preoccupazione per i suoi beni lasciati, da notizie della propria famiglia che è con lui a Torino e soprattutto consigli sugli affari dell'amica e sull'educazione che ritiene conveniente impartire ai figli della stessa.
Quinto di sette figli, l'autore vive un'infanzia povera, con un dramma: l'uccisione accidentale di un fratello. Ha 14 anni e, abbandonato dalla famiglia, deve scontare la pena in riformatorio. Durante una breve visita a casa si innamora, ma la famiglia della ragazza si oppone. Lui, fuori di sé, comincia "a fare il delinquente". Arrestato di nuovo viene aiutato da "amici" e amnistiato.
All'indomani della dichiarazione di Armistizio, rifiutandosi di presentarsi ai comandi di appartenenza, molti giovani ragusani si riuniscono nel movimento "Non si parte", assaltando il locale tiro a segno e le caserme dei Carabinieri e della Polizia. Nella memoria di uno dei partecipanti alla rivolta, il racconto dell'arresto, della detenzione nei carceri di Ragusa e Catania e, dopo oltre un anno, la libertà grazie all'amnistia.
All'età di 75 anni l'autore scrive una memoria in cui rievoca gli ultimi tre anni di guerra. Descrive la Roma del 1943 sottoposta a pesanti bombardamenti, il trasferimento del padre a Cremona per lavoro. Dopo aver vissuto nella Repubblica Sociale fino alla fine della guerra il ritorno a Roma della famiglia è turbato dal provvedimento di epurazione del sottosegretario Barracu nei confronti del padre, impiegato statale, poi reintegrato con l'Amnistia Togliatti.
Un siciliano ripercorre la propria vita, soffermandosi in particolare negli anni della Seconda guerra mondiale. Arruolatosi come volontario, dopo l'armistizio sceglie di lasciare la vita militare. Oppostosi alla chiamata alle armi dell'esercito cobelligerante, affronta e supera positivamente le problematiche conseguenze a essa. Nel dopoguerra si sposa, diventa padre e lavora come ottico per cinquant'anni.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1923-1930
Fine presunta: 2001-2010
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 2001-2010
Fine presunta: 2001-2010