Sta effettuando il servizio militare quando in Ungheria, nel 1956, scoppia la rivoluzione e arrivano voci confuse sul popolo insorto e sull'arrivo dei carri armati russi. Poi, tutto diventa chiaro: i russi schiacceranno la rivolta. Pochi coraggiosi tentano di resistere ma il peso dell'armata sovietica li sovrasterà.
Alla soglia dei novant'anni un ingegnere navale si mette a scrivere la storia della sua vita partendo dalla nascita e fanciullezza in Bulgaria per poi raccontare un'esistenza di lavoro. Apprendista a quattordici anni in Italia, rientra nella sua patria natale per studiare e lavorare, ma si laureerà a Genova a trentatre anni. La nostalgia di un passato lontano e il grande attaccamento al lavoro lo inducono a scrivere un'autobiografia tecnica, con minuziose descrizioni di macchinari tessili e industriali. Il racconto si interrompe però negli anni Cinquanta.
Un cinquantenne senese racconta la sua vita a partire dalla fine della scuola superiore. La famiglia, il lavoro, le amicizie e gli amori sono i temi principali della sua memoria.
"Prima di conoscerti pensavo di frequente alla morte [...]. Stanco della vita, pronto a chiudere l'ultima parentesi. Poi sei arrivata tu, con le tue foto, coi tuoi "dittici". E' stato un po' come ricominciare da capo qualcosa che si credeva perduto per sempre...". Così, l'anziano insegnante si trova coinvolto in un sentimento profondo, non corrisposto, verso la giovane fotografa, bisognosa di molteplice aiuto e attratta essenzialmente dall'affinità intellettuale che si è andata instaurando tra loro, affinità che la fa "crescere", predisponendola al suo "volo". Su questo sottofondo l'esplorazione, a tutto tondo, del mondo contemporaneo della fotografia sotto...