Esercizi di retorica e di letteratura. Provocazioni sull'amore, con numerose rivendicazioni maschiliste, provocazioni sul femminismo, sull'egoismo, sulla solitudine e sul dolore. E' un diario senza date, un insieme di divagazioni che finiscono sempre prima di entrare in ufficio, al ministero delle finanze.
In una lingua che ha forti i tratti dell'oralità romanesca, una donna che ha lavorato tutta la vita facendo le pulizie e anche l'ambulante, racconta le sue disavventure, sullo sfondo di una Roma aspra e violenta, dal centro alle periferie. Orfana in tenera età, conosce i collegi e gli ospedali. A diciassette anni si sposa e avrà due figli. Il marito, violento, la tradisce continuamente e mette più volte a repentaglio la sua vita. Diventata vedova, subentra la difficoltà nei rapporti con la figlia.
Una mamma molto autoritaria e una figlia troppo ubbidiente
Giancarla Bassi
La vita di una donna in simbiosi con quella della propria madre la quale ne ha condizionato molte delle scelte esistenziali. La memoria si apre con l'infanzia tra Lucca e la Versilia e si chiude con la morte della genitrice.
Un amore particolare, non contemplato dai canoni sociali e morali del tempo, reca, insieme alla gioia implicita in questo sentimento, una profonda amarezza ai due innamorati: intorno a questo rapporto difficile ma, per Ugo, irrinunciabile, ruota l'intero epistolario. "Il mio amore è tuo, non può essere che tuo malgrado l'avversa realtà", scrive quest'uomo, ormai maturo e perennemente timoroso di perdere l'amore della giovane donna che lo fa sentire nuovamente vivo ed ispirato, mentre lei patisce, spesso quasi con fastidio, una storia che la limita e che la fa sentire defraudata del suo diritto a vivere pienamente i propri sentimenti e la propria vita.
Un giovane romano, che fin dall'adolescenza ha coltivato la passione per l'arte insieme a quella per la navigazione, viene a trovarsi, dopo l'Armistizio di Cassibile, nella drammatica situazione di sbando, comune a tutte le forze armate italiane, presso l'allora Accademia Navale di Brioni dove viene fatto prigioniero dall'esercito tedesco e inviato verso i campi di concentramento nazisti. Inizia per lui la penosa esperienza di una feroce prigionia fatta di privazioni, di violenze di ogni genere, di marce e lavori forzati, che durerà quasi due anni, infatti riuscirà a rientrare a Roma solo nell'agosto del 1945, carico di un fardello di grande sofferenza ma an...